Carica azzurra. E che carica. Una “prima” storica per Sergio Ignoto di Buonabitacolo che da Roma a Warendorf, in Germania farà il suo debutto. Raduno capitale, da venerdì 26 settembre, per preparare la trasferta tedesca in vista degli Europei di sitting volley (30 settembre – 8 ottobre). Nazionale storica e precoce: solo da maggio 2013, infatti, la FIP (Federazione Italiana Pallavolo) è paralimpica su decisione del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) per la disciplina del sitting volley (sport che ha fatto la sua prima apparizione nei Giochi Paralimpici di Arnhem nel 1980 e che ha visto partecipare ben 198 atleti all’ultima edizione londinese). Anche da seduti – e perché no – si può. Sergio è un giovane che non ha avuto vita facile, ma con impegno e coraggio ha sfidato la cattiva sorte.
- Sergio partiamo dalla fine, ossia da oggi. Sarai fra i protagonisti degli Europei di Sitting volley. Come ti stai preparando?
“In questo momento sono a Roma al Centro preparazione olimpica ad Acqua Acetosa, nei pressi del ponte Flaminio dove ci stiamo preparando per gli Europei e partiremo il 30 mattina per Warendorf, Germania, dove fino all’8 Ottobre io e miei compagni vivremo quest’ avventura ‘azzurra’”
- Hai voglia di ricordarci del tuo incidente e cosa ha significato per te?
“Si, nel 2010 ho avuto l’incidente in un’azienda agricola. Dal primo momento, quando sono stato trasportato in ospedale a Polla sentivo che quello che stava succedendo era grave. Ricordo che dopo un bel po’ mi hanno trasferito a Vallo della Lucania dove sono stato operato d’urgenza. E’ stato un brutto colpo ma non mi sono disperato più di tanto anche perchè se mi abbattevo era solo peggio!”
- Come ti è nata la passione per la pallavolo?
“La passione per la pallavolo mi ha accompagnato fin dalle scuole medie, poi ho conosciuto un allenatore di Mondragone, Antonello Noletti , e gli ho chiesto se potevo provare. Da li non mi sono più fermato. Mi sono tesserato con la A. S. D. Nola. Nel maggio scorso ad una partita a Francavilla al Mare, in Abruzzo, tra gli spalti mi ha notato un dirigente della nazionale italiana di Sitting Volley. Da li la chiamata della Nazionale”
- Come vivi la tua disabilità?
“Con tranquillità. Gli amici mi sono stati vicini dal primo giorno quando non avevo ancora la protesi e venivano a casa per farmi compagnia e per farmi uscire”.
- Un debutto agli Europei: qual è il messaggio che si cela dietro questa sfida?
“Un messaggio sicuramente positivo e pieno di speranza: sarà senz’altro una bella esperienza e speriamo in bene!”
– Claudia Monaco –