Lo scienziato americano Ancel Keys scoprì a Pioppi i benefici dell’alimentazione e dello stile di vita cilentano sulla salute, da lui ribattezzato Dieta Mediterranea.
Ed è a Pioppi che ieri il Cilento ha festeggiato il settimo compleanno della Dieta Mediterranea, dal 2010 riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Fu Angelo Vassallo nel 2009 a farsi promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni dell’Umanità, proposta poi accolta nel 2010 a Nairobi. Il Comune di Pollica, suo luogo d’origine, l’ha voluta celebrare con un weekend dedicato allo stile di vita che proprio nella località cilentana fu teorizzato dal nutrizionista americano. Vasto il programma, curato dal comune di Pollica, che vede protagonista le location di Acciaroli e di Pioppi.
La festa è iniziata ieri pomeriggio a Palazzo Vinciprova, sede del Museo Vivente della Dieta Mediterranea. All’incontro, in cui si è parlato non solo di cibo e alimentazione, ma anche di leggi a tutela e valorizzazione della Dieta Mediterranea, sono intervenuti Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, Stefano Pisani, sindaco del Comune di Pollica, Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Aristide Valente, presidente di Alma Seges e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, Simone Valiante, parlamentare e Fulvio Bonavitacola, presidente della Giunta regionale e assessore all’Ambiente.
“La Dieta Mediterranea è un’opportunità – ha dichiarato Tommaso Pellegrino – la presentazione di un marchio da parte del Parco con tutte le associazioni di categoria che deve diventare un valore aggiunto perché va nella direzione della territorialità con cui sostenere le produzioni che sono la Dieta Mediterranea. Nel prossimo direttivo formalizzeremo la nostra richiesta cioè il riconoscimento da parte del Governo del centro di ricerca della dieta mediterranea nel nostro territorio”.
“Il riconoscimento Unesco non è una medaglia da chiudere in una cassaforte – ha dichiarato Fulvio Bonavitacola – ma deve sfidarci a fare un salto di qualità. La Regione in questo senso si sta attivando per la legge. Dobbiamo fare una battaglia culturale e andare nelle scuole, educare le nuove generazioni e crederci. La Dieta Mediterranea deve essere un messaggio anche identitario, affinché tra dieci anni non si parli di dieta mediterranea nei villaggi fantasmi”.
L’incontro è proseguito con la proclamazione dei nuovi ambasciatori della Dieta mediterranea nel mondo: Antonio Palmieri del Caseificio Vannulo, Giuseppe Cilento della Cooperativa Nuovo Cilento e Vittorio Rambaldo, pescatore di Alici di Menaica. Poi spazio a degustazioni e showcooking con gli chef Giovanna Voria e Alessandro Feo e i maestri pizzaioli della Pizzeria Da Zero.
La giornata si è conclusa con uno spettacolo di Michele Placido.
– Marianna Vallone –