Storia a lieto fine a Buccino dove Concetta Nitto, un’insegnante 40enne separata e affidataria esclusiva di due figli minori, dopo una lunga battaglia legale contro il Ministero dell’Istruzione, ha visto realizzarsi il diritto dell’assegnazione di una cattedra al Sud.
Tutto ha inizio a settembre quando Concetta, insegnante precaria presso una scuola elementare della Basilicata passa di ruolo e sceglie gli ambiti territoriali scolastici di Potenza, ma con l’applicazione di un algoritmo matematico introdotto dalla riforma sulla “Buona Scuola” del Miur, la 40enne viene trasferita in una scuola in provincia di Pavia con un punteggio in graduatoria di 18 punti.
Insospettita, la donna scopre che i suoi colleghi campani che hanno un punteggio in graduatoria più basso erano stati trasferiti in Basilicata.
La vicenda finisce così in Tribunale a Pavia dove il giudice Donatella Oneto, accoglie il ricorso presentato dall’insegnante difesa dai legali Angelo Tuozzo e Italia Policastro e condanna il Ministero al pagamento delle spese legali, oltre che al trasferimento della Nitto in Basilicata.
“Sono felice – spiega l’insegnante – Ai miei colleghi che si trovano nella mia stessa situazione consiglio di non arrendersi mai e di combattere, non possiamo vedere calpestati i nostri diritti così“.
– Mariateresa Conte –