Un’aggressione si è registrata ai danni di Vittorio Brumotti, inviato di Striscia la notizia che nel corso dello “Spacciatour” ha scoperto la vendita di droga e armi clandestine in un negozio di antiquariato a Trani.
Stavolta ad aiutarlo è stato il collaboratore Vincenzo Rubano, giornalista cilentano. Il biker è stato chiuso nel negozio rischiando di essere pestato dal titolare accusato di essere uno spacciatore. Grazie al tempestivo intervento di Rubano, che ha iniziato a urlare e a colpire la porta, Brumotti è stato liberato.
I Carabinieri dopo aver ristabilito la calma hanno condotto Brumotti e Rubano in caserma dove entrambi hanno dichiarato di aver ricevuto minacce di morte da parenti e amici dell’uomo. “Infami, vi spariamo in fronte” e “Tremate, sappiamo dove abitate“, le frasi documentate.
“Siamo abituati a queste aggressioni – racconta Rubano – sono sempre più frequenti soprattutto quando si parla di spaccio di sostanze stupefacenti e vendita clandestina di armi. Solitamente ad arrabbiarsi sono quasi sempre le persone che si sentono intoccabili, che pensano di essere diventate i padroni del quartiere. Ma la legge è uguale per tutti”.
Paura? “E’ normale che ci sia nei momenti difficili. La paura è un elemento a nostro vantaggio: aiuta a restare vigili, attenti, ma soprattutto a capire qual è il limite oltre il quale non è possibile spingersi. E in questo – continua – Brumotti è il numero uno. E’ un grande professionista che sa bene come muoversi anche nelle situazioni più estreme e che cerca sempre di proteggere chi lavora al suo fianco. E’ anche vero però che secondo me lui ha al suo fianco un angelo custode che fa spesso lo straordinario“.
– Maria Emilia Cobucci –