Con un’ordinanza a firma del vicesindaco di Sassano, Antonio D’Amato, è stato imposto l’abbattimento di alcuni capi di bovini presenti in un allevamento del paese e risultati infetti da brucellosi dopo una prova sierologica effettuata lo scorso 25 settembre. I capi, infatti, sono risultati positivi alla malattia infettiva che colpisce principalmente gli animali.
E’ stata dunque ordinata la distruzione dei feti e degli invogli fetali, nonché dei vitelli nati morti o morti subito dopo la nascita.
Dovranno inoltre essere effettuate ripetute disinfezioni dei ricoveri e particolarmente della posta degli animali dopo ogni parto o aborto, mentre è vietata la monta naturale e spargere sui terreni la le deiezioni solide o liquide se non siano trascorsi trenta giorni dalla loro raccolta nelle concimaie. La mungitura degli animali siero negativi deve essere effettuata prima di quella degli animali infetti e quest’ultima deve essere seguita dalle disinfezioni previste dal Decreto Ministeriale 651/94.
E’ vietato qualsiasi movimento da e per l’allevamento infetto, salvo autorizzazione per l’uscita dei capi destinati ad immediata macellazione. I vitelli nati dagli animali infetti e dubbi vanno immediatamente identificati e la loro utilizzazione per la riproduzione è vietata così come lo spostamento dall’azienda tranne che per il macello. Il latte degli animali infetti, prima del loro abbattimento, va utilizzato unicamente per l’alimentazione animale all’interno dell’allevamento, stesso previo trattamento termico, mentre il latte degli animali siero-negativi va conferito in contenitori separati identificati con apposito contrassegno e consegnato esclusivamente a caseifici dotati di idonee attrezzature per il trattamento termico previsto dalla vigente normativa.
L’accertamento sierologico per la brucellosi va effettuato anche sui cani presenti nell’allevamento e bisogna sottoporre a controlli clinici e di laboratorio il personale entrato a contatto con gli animali in allevamento.
– redazione –