Brienza si dichiara antifascista con atti ufficiali, attraverso una mozione approvata in Consiglio comunale, mettendo nero su bianco la contrarietà alle finalità fasciste, xenofobe e razziste. La mozione è stata proposta dal consigliere Peppino Scelzo del gruppo di minoranza “Il Cambiamento”, anche se la maggioranza era già orientata in tal senso.
In sostanza, si impone a tutte le associazioni o ai gruppi che fanno uso di locali pubblici, di dichiarare le loro finalità antifasciste, ovvero non xenofobe, non omofobe, non fomentatrici di odio verso minoranze o categorie discriminate. Una sorta di “bollino antifascista”. I richiedenti degli spazi pubblici devono attestare di essere a conoscenza e di impegnarsi a rispettare quanto prevede la Costituzione riguardo al divieto di riorganizzazione di pratiche fasciste.
“Avevamo già in mente questa iniziativa – ha sottolineato il sindaco, Antonio Giancristiano – poi abbiamo subito votato la mozione della minoranza. E’ qualcosa di davvero importante. Tra l’altro, abbiamo avanzato un emendamento chiedendo, tra le altre cose, che la delibera sia evidenziata nella prossima riscrittura dello Statuto e del regolamento per la concessione dei beni immobili comunali”.
All’iniziativa a Brienza ha preso parte anche Biagio Stabile, in rappresentanza dell’Anpi provinciale di Potenza (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), che ha avviato un progetto di defascistizzazione sul territorio, denominato “Case della democrazia”, con l’obiettivo di far aderire più Comuni e racchiude in sé anche un nuovo testo per la concessione di spazi ed aree pubbliche.
– Claudio Buono –