Legambiente Campania ha espresso contrarietà in merito alla realizzazione della variante SS 18 tra Agropoli e l’autostrada A2 del Mediterraneo ad Eboli, come da progetto Anas.
Le ragioni della contrarietà riguardano il dispendio economico che potrebbe essere utile per progetti di cui si sente una necessità maggiore: “Ci preoccupa – afferma Legambiente – che la Regione Campania abbia individuato come progetto strategico di particolare rilevanza per i campani la costruzione di una strada veloce da Eboli ad Agropoli. Il progetto, a cura dell’Anas, sottoposto al dibattito pubblico, prevede la realizzazione di una strada a scorrimento veloce come variante della SS 18 tra Agropoli e l’autostrada A2 del Mediterraneo – Eboli, dallo svincolo di Agropoli Sud della SP 430, attraversando i territori dei comuni di Agropoli, Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina, Serre ed Eboli fino alla A2 con un nuovo svincolo autostradale tra quelli di Eboli e Contursi. Un costo stimato tra 1,5 e 2 miliardi di euro. Lo scopo sarebbe di velocizzare e decongestionare la SS 18 servendo le località balneari del Cilento, migliorando la viabilità locale interessata e mediante nuovi svincoli l’accessibilità all’area archeologica e paesaggistica di Paestum, Velia e della Certosa di Padula. In Campania riteniamo che di priorità ce ne siano ben altre, come ad esempio la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici (circa il 60% delle scuole in Campania è privo del certificato di agibilità e circa il 53% di quello di prevenzione incendi), l’adeguamento e potenziamento del sistema ospedaliero pubblico (strutture e apparecchiature), il completamento delle infrastrutture idriche (acquedotti colabrodo, reti fognarie e depuratori mancanti), il potenziamento del trasporto pubblico su ferro (treni, metro, tram) anche a servizio delle aree in questione, la realizzazione degli impianti (in primis quelli per il trattamento della frazione organica) per incrementare la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti urbani”.
Inoltre Legambiente sottolinea la preoccupazione per il consumo del suolo destinato a centinaia di aziende agricole della Piana del Sele.
“Le politiche per la ‘mobilità pulita e sostenibile – conclude Legambiente Campania – condivise dall’Italia con gli altri Paesi membri della UE prevedono l’impegno a diventare a impatto climatico zero entro il 2050. A tal fine, il settore dei trasporti deve subire una trasformazione che richiede una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra, garantendo nel contempo soluzioni a prezzi accessibili ai cittadini. Pertanto, per velocizzare e decongestionare la SS 18, per servire le località balneari del Cilento, occorre puntare prioritariamente sulla mobilità sostenibile, potenziando il trasporto ferroviario in assetto intermodale, associato al trasporto delle biciclette sui treni da parte dei viaggiatori, al car sharing presso le stazioni di destinazione del Cilento. A ciò si possono aggiungere sistemi intelligenti (smart) di indirizzamento dei flussi veicolari sfruttando gli assi viari alternativi già esistenti e per taluni, come ad esempio per la cosiddetta Aversana, integrando il preesistente con nuovi tratti di connessione”.