Con il Bonus Industria 4.0 gli acquisti di beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” saranno agevolati fino al 31 dicembre 2025 ovvero, a determinate condizioni, fino al 30 giugno 2026. Stesso prolungamento temporale per i beni immateriali connessi, quali software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni.
BENI MATERIALI
Gli incentivi per gli investimenti in beni materiali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio nazionale e funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (allegato A alla legge 232/2016), sono prorogati per altre tre annualità (dal 2023 al 2025), seppure con un’intensità minore. Possono accedervi tutte le imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito. La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Disciplina per l’anno 2022
Per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, con prenotazione entro il 31 dicembre 2022, il credito d’imposta spetta nella misura del:
• 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
• 20%, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni
• 10%, per la quota oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni, limite massimo di costi complessivamente ammissibili.
Disciplina per gli anni 2023-2025
La proroga per le tre successive annualità statuita dalla legge di stabilità prevede una rimodulazione del credito d’imposta connesso agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 con prenotazione entro il 31 dicembre 2025. Il bonus è riconosciuto nella misura del:
• 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
• 10%, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni
• 5%, per la quota oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 20 milioni.
BENI IMMATERIALI
Lo stesso prolungamento di tre anni, con progressiva riduzione dell’entità del bonus, riguarda anche l’agevolazione per gli investimenti in beni immateriali connessi a quelli in beni materiali “Industria 4.0” (allegato B alla legge 232/2016). In particolare, sono agevolabili le spese per software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, nonché per servizi relativi all’utilizzo di tali beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
Disciplina per l’anno 2022
Il credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2022, ovvero fino al 30 giugno 2023, con prenotazione al 31 dicembre 2022, spetta nella misura del 20% del costo, entro il limite massimo di spese ammissibili pari a un milione di euro.
Disciplina per gli anni 2023-2025
Per il triennio di proroga il bonus è confermato nella stessa misura del 20% soltanto per il primo periodo d’imposta (2023), mentre nei due successivi, fermo restando il limite massimo annuale di
un milione di euro di costi ammissibili, è ridimensionato, in ognuno di essi, di cinque punti percentuali. Pertanto, spetta nella misura del:
• 20% per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2023, ovvero fino al 30 giugno 2024, con prenotazione entro il 31 dicembre 2023;
• 15% per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2024, ovvero fino al 30 giugno 2025, con prenotazione entro il 31 dicembre 2024;
• 10% per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026, con prenotazione entro il 31 dicembre 2025.
Lo Studio Viglione Libretti & Partners potrà supportare la tua iniziativa, pronto a rispondere alle tue domande e ad aiutarti nell’iter burocratico fino all’emissione del contributo.