Sapri si prepara al “Bomba Day”, la giornata di domenica 6 marzo quando verrà disinnescata dagli artificieri del Genio Militare di Caserta la bomba di circa 500 libbre (quasi due quintali e mezzo) ritrovata lo scorso 5 gennaio da un privato in un terreno di sua proprietà in località San Francesco, a pochi passi dalla popolosa frazione del Timpone.
Ad illustrare il piano, nell’Aula consiliare del Comune, il sindaco Antonio Gentile, il Comandante della Polizia Locale Antonio Abbadessa e Mario Colicchio, per il coordinamento generale.
Quasi 600 le persone in “zona rossa“, residenti in un raggio complessivo di 475 metri dal punto in cui si trova l’ordigno di fabbricazione statunitense, ad essere interessate dalle operazioni di evacuazione che inizieranno alle ore 6 per essere completate alle 8 del mattino. L’attività vera e propria di despolettamento e di disinnesco parità alle 9.30 dopo il passaggio degli ultimi convogli sulla linea ferroviaria tirrenica, a pochi passi dall’ordigno.
È attivo per le emergenze un numero di WhatsApp 333/9945760. Il Comando della Polizia Municipale integrerà questo numero con un ulteriore contatto attivo da sabato 5 marzo fino alla fine dell’emergenza.
Tre le strutture individuate per le famiglie che verranno evacuate: Istituto Santa Croce (contrassegnato dal colore verde), Istituto Leonardo da Vinci in via Kennedy (rosso) ed Istituto Dante Alighieri in via Mercantini (giallo). Il tempo medio di durata delle operazioni è di 5-6 ore, dopo l’ordigno verrà caricato dall’Esercito su un mezzo e trasportato dalla Polizia Stradale in una cava nel territorio di Casalbuono per essere fatto brillare.
Per tutta la durata delle operazioni in zona rossa verranno disattivate le utenze di energia elettrica, gas e acqua (in quest’ultimo caso ne verrà garantita la fornitura nelle strutture di accoglienza e all’ospedale dell’Immacolata). In Piazza San Giovanni verrà installata un’autobotte per le emergenze.
È già in corso uno screening per la verifica dei casi Covid positivi. A loro verrà dedicata un’apposita struttura di accoglienza per differenziarla dagli altri. Resteranno attive le utenze telefoniche e nella struttura portuale. Saranno 15 i varchi che verranno presidiati dalle Forze dell’ordine, dal gruppo di Protezione Civile comunale supportato da quelli inviati dalla Regione Campania. Verrà installato un presidio medico di riferimento all’altezza della chiesa di Sant’Antonio al Timpone, che avrà come struttura di riferimento l’ospedale di Lagonegro.
La mattina di giovedì 4 marzo è prevista a Salerno in Prefettura una conferenza stampa finale prima delle operazioni.