Sono terminate le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico di oltre 200 libbre (circa due quintali e mezzo) in località San Francesco a Sapri da parte dei militari del 21º Reggimento Genio Guastatori di Caserta, della Brigata Bersaglieri Garibaldi. L’attività è iniziata alle 9.45, con l’attivazione della zona rossa in un raggio complessivo di circa 475 metri dal luogo in cui si trovava la bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
Tutto si è svolto nella massima tranquillità con il coordinamento del COC della Protezione Civile Comunale che, nell’Aula Consiliare della sede comunale, ha controllato minuto per minuto le operazioni con Prefettura di Salerno, RFI, CONSAC, Rete del Gas e Regione Campania. Presenti il sindaco Antonio Gentile, il Comandante della Polizia Locale Antonio Abbadessa, la Protezione Civile comunale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Stradale e Ferroviaria.
Il disinnesco dell’ordigno, che è stato caricato in sicurezza per essere trasportato in una cava del territorio comunale di Casalbuono, è stato preceduto dalle operazioni di evacuazione di alcune famiglie residenti nella zona rossa. Solo una ventina di persone hanno, però, scelto di essere ospitate in una delle strutture messe a disposizione dal Comune, la palestra dell’Istituto Comprensivo di Santa Croce, mentre la maggioranza dei circa 600 cittadini interessati dal provvedimento ha preferito lasciare anzitempo le proprie abitazioni andando a stare da amici oppure, approfittando della bella giornata, trascorrendo l’intera giornata fuori casa.
Nessun disagio in ciascuno dei 15 varchi dei vari punti ai margini della zona rossa, grazie al lavoro di Protezione Civile, 118, New Geo pubblica assistenza, Vigili del Fuoco del Distaccamento di Policastro Bussentino diretti dal Capo Reparto Alessandro Morello e Croce Rossa Italiana.
A causa della posizione del residuato bellico è stato necessario predisporre ed eseguire dei lavori di contenimento per ridurre il raggio di proiezione di eventuali schegge, aumentando il livello di sicurezza per gli abitanti di Sapri. Gli operatori dell’Esercito, per limitare gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale, hanno installato una struttura campale di contenimento realizzata con gabbioni metallici riempiti di materiale inerte (sabbione da cava). Le attività di bonifica sono durate circa 6 ore e un’ora prima dell’inizio delle operazioni sono stati effettuati lo sgombero della popolazione, la disattivazione di ogni attività e dei servizi e sottoservizi relativi alle forniture di gas, elettriche e idriche, nonché l’interdizione di qualsivoglia percorso viario compreso nel raggio di sicurezza, oltre alla sospensione della linea ferroviaria. Le fasi della procedura di bonifica dell’ordigno hanno previsto la rimozione delle due spolette, avvenute in sicurezza, con la successiva neutralizzazione sul posto entro i tempi previsti. Successivamente i Guastatori della Brigata “Garibaldi” hanno garantito il trasporto e finalizzato la distruzione del corpo dell’ordigno presso la cava di Casalbuono.
Il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, ha sottolineato l’ottima collaborazione istituzionale di tutte le componenti in campo e soprattutto l’attiva partecipazione dei sindaci di Sapri Antonio Gentile e di Casalbuono Carmine Adinolfi che hanno contribuito a facilitare le complesse operazioni di bonifica. Ha espresso apprezzamento per l’impegno profuso dal 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta. L’impiego degli operatori EOD (Explosive Ordnance Disposal) dell’Esercito Italiano conferma una costante presenza sul territorio che, unitamente all’operazione “Strade Sicure”, rafforza quotidianamente il legame con il cittadino.