Ieri, alle ore 16.20, un forte boato è stato avvertito in tutto il Vallo di Diano, nel Potentino, in particolare nel Marmo Platano Melandro, e nella Valle del Sele. Si è trattato, come confermato dall’Aeronautica Militare, del superamento della barriera del suono da parte di due velivoli caccia “Eurofighter”, che sono intervenuti decollando da Gioia del Colle per intercettare, nei pressi di Trapani, un aereo che aveva perso le comunicazioni radio. Ne abbiamo parlato con il Tenente Colonnello Davide Tortora dell’Ufficio Stampa dell’Aeronautica Militare.
- Un fortissimo boato è stato avvertito ieri sui cieli di Basilicata e Campania. E’ stato un cosiddetto “bang sonico”?
“Sì, proprio così. E’ stato creato da due velivoli caccia Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle, che hanno svolto un servizio di urgenza per intercettare un velivolo che aveva perso le comunicazioni radio. Il velivolo è stato intercettato nell’area di Trapani e l’allarme è rientrato dopo che ci siamo accertati che non c’era alcuna emergenza e il velivolo non era in pericolo”.
- Il “bang sonico” è stato però preceduto da un altro rumore, più leggero e meno fastidioso. Di cosa si tratta?
“E’ tutto normale, si tratta di un rumore di qualche frazione di secondo che in genere avviene prima del bang sonico, rientra in questo fenomeno. Ieri il superamento della barriera del suono è avvenuto perché i due velivoli sono stati autorizzati al volo supersonico per ridurre i tempi di intervento”.
- Quali tratte percorrono questi aerei militari?
“I velivoli sorvolano tutto il territorio nazionale. Nel caso di ieri dal decollo e dalla Campania verso la Sicilia, tanto che il superamento della barriera del suono è stato percepito nella zona di Eboli e al confine con la Basilicata. I due velivoli caccia si trovavano già in volo per un addestramento pianificato e la richiesta di intervenire è giunta dal Comando Nato che si trova a Torrejon, in Spagna. Ieri, ad esempio, i nostri caccia, una volta identificato il velivolo, lo hanno scortato fuori dai confini nazionali”.
- Che velocità possono aver raggiunto i due caccia di ieri?
“Non è possibile risalire alla velocità dei due aerei, così come non è possibile riuscire a sapere a quale altitudine si trovassero”.
- Ogni quanto tempo vengono fatte queste esercitazioni e in cosa consistono?
“Non c’è una cadenza per queste esercitazioni, vengono fatte costantemente dall’Aeronautica Militare, che è sempre in servizio di allarme su tutto il territorio nazionale. Assicuriamo la sorveglianza dello spazio aereo ogni giorno dell’anno, ad ogni ora, con un importante sistema integrato e non solo nelle emergenze, grazie ai servizi di identificazione, controllo e sorveglianza e agli interventi in volo dei nostri caccia Eurofighter”.
- E’ stata tanta la preoccupazione tra i cittadini. Ma è normale che si sia trattato di un “botto” così forte? C’è da preoccuparsi?
“Sì, è normale. Non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, anzi, al contrario, i cittadini possono stare più che tranquilli, significa che il ‘sistema aereo’ dell’Aeronautica funziona, e ieri è stato dimostrato. Si è trattato di un boato abbastanza forte. La forza del boato dipende dalle condizioni meteorologiche e dalla quota di volo”.
– Claudio Buono –
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