Una multa da 70mila euro all’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza per aver diffuso illegalmente informazioni sensibili su Antonio Nicastro, il blogger potentino deceduto il 2 aprile dell’anno scorso dopo aver scoperto di essere positivo al Covid-19.
E’ questa la decisione del Garante per la protezione dei dati personali, che ha comminato la pesante multa all’Azienda Ospedaliera dopo che era stato il figlio di Nicastro a presentare un esposto. In particolare, la vicenda ha tratto origine da un comunicato stampa che l’azienda, all’indomani della morte di Nicastro, ha diramato. Ma, dapprima della morte, sia Nicastro che la famiglia più volte su Facebook avevano denunciato la situazione di difficoltà dell’uomo in attesa di un tampone prima del ricovero in ospedale dove poi è deceduto nel reparto di Terapia intensiva. La notizia del 68enne potentino, persona molto stimata ed amata in città anche per la sua attività da blogger e per l’impegno nello sport, aveva creato non poche polemiche sull’assistenza sanitaria. Tanto da portare l’Azienda Ospedaliera ad intervenire con una nota stampa per provare a chiarire il tutto.
Ma, secondo il Garante, nella nota stampa sono state riportate “numerose e dettagliate informazioni sulle condizioni cliniche relative ai vari accessi effettuati dallo stesso presso la predetta Azienda, le terapie prescritte, la misura di isolamento domiciliare, la data e l’ora del successivo ricovero del paziente, le modalità di trasporto dello stesso, gli accertamenti diagnostici effettuati e il relativo esito, il dettaglio della terapia farmacologica, l’adozione di una terapia sperimentale, la reazione alle cure, il dettaglio delle pratiche cliniche effettuate, il ricovero nel reparto di Rianimazione e infine altri particolari circa l’evolversi delle condizioni cliniche del paziente”.
La stessa azienda aveva già spiegato di aver diramato la nota stampa quando i fatti erano già noti e di rilievo pubblico. Ma su questo punto, il Garante ha evidenziato che il figlio dell’uomo non aveva mai riportato pubblicamente notizie simili e informazioni sullo stato di salute in modo dettagliato. Per il Garante le informazioni cliniche rese note risultano essere lesive della dignità della persona. Da qui la decisione di comminare una multa all’Azienda Ospedaliera.
Ricordiamo che il decesso di Antonio Nicastro ha portato anche la Procura di Potenza ad aprire un’inchiesta, ancora in corso, che per il momento ha solo escluso eventuali responsabilità mediche nella gestione di quanto accaduto.
– Claudio Buono –