Il biotestamento diventa legge dello Stato. Dopo 8 mesi e una serie di tensioni tra le varie forze politiche in Parlamento, questa mattina il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge che regola il fine vita, approvata con 180 voti a favore, 71 contrari e 6 astenuti. All’articolo 1 il provvedimento prevede che “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”, mentre all’articolo 3 che “ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonchè il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”.
In Aula a Palazzo Madama questa mattina erano presenti anche Mina Welby e i principali esponenti dell’Associazione Luca Coscioni, da sempre in prima linea nella battaglia a tutela dei diritti e, in particolare, in questo lungo iter che ha condotto al risultato odierno del legislatore. Presente anche Filomena Gallo, avvocato originario di Teggiano e segretario dell’Associazione Luca Coscioni.
La voce dell’avvocato Gallo rotta dalla gioia e dalla soddisfazione per il risultato ottenuto è la prima cosa che notiamo appena ci risponde a telefono a pochi minuti dal voto in Aula. “Quella di oggi è una grande vittoria – dichiara, emozionata, ad Ondanews – oggi la storia italiana è cambiata. Eravamo l’unico Paese, insieme all’Irlanda, a non avere una legge sul biotestamento. Una legge che consente la difficile scelta di rinunciare alle cure e che ripristina quelle tutele costituzionali che fino ad oggi sono state affermate soltanto nei tribunali. L’Associazione Luca Coscioni, insieme a tutte quelle persone che abbiamo sostenuto nel tempo, oggi fa festa!”.
– Chiara Di Miele –