L’Amministrazione Comunale di Casalbuono, guidata dal sindaco Attilio Romano, attraverso una delibera di Giunta ha espresso il proprio dissenso alla realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano a Sant’Arsenio.
L’impianto prevede il trattamento di 60mila tonnellate all’anno di rifiuti non pericolosi di natura organica per la produzione di biogas, quantità di molto superiore a quanto i Comuni del Vallo di Diano producono in questo settore (20mila tonnellate all’anno).
Per questo motivo anche gli amministratori di Casalbuono, così come hanno già fatto e stanno facendo in questi giorni altri Comuni del comprensorio, si sono determinati negativamente nei confronti della realizzazione dell’impianto ritenendolo “incompatibile con la programmazione avviata nel comprensorio del Vallo di Diano sia dal punto di vista ambientale che sociale che economico” e hanno chiesto al Commissario prefettizio al Comune di Sant’Arsenio, Ada Ferrara, la possibilità di adottare un provvedimento in autotutela, che abbia la finalità di adeguarsi alle determinazioni del comprensorio, in merito alla delibera di Giunta che nel 2016 ha assegnato alla società Biometano Salernitano i 6 lotti in località Fosso del Mulino.
L’Amministrazione casalbuonese, dunque, si unisce alla lunga lista di coloro che hanno già espresso il proprio dissenso all’impianto, specificando nella delibera che “nessun Comune del Vallo di Diano, eccetto Sant’Arsenio, è stato coinvolto, né formalmente né informalmente, alla condivisione dell’autorizzazione di un impianto, il cui impatto non può essere confinato ai soli limiti geografici di Sant’Arsenio ma chiaramente coinvolge l’intero comprensorio del Vallo di Diano“.
– Chiara Di Miele –
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