Svolta nell’inchiesta condotta dalla Procura di Nocera Inferiore sull’omicidio della neonata a Roccapiemonte, il cui corpo senza vita è stato ritrovato, il 2 settembre, sotto una siepe condominiale dopo essere stato lanciato dal secondo piano di una palazzina in via Roma. La bimba è morta per un trauma cranico, conseguenza del violento impatto al suolo.
La piccola, come riporta “Il Mattino”, sarebbe stata uccisa dalla madre, Margherita Galasso. Per la donna viene, infatti, confermato il carcere, mentre per il marito, Massimo Tufano, il Tribunale ha ordinato la scarcerazione. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, il marito invece ha respinto ogni accusa.
Tutti gli elementi raccolti su Tufano lasciano pensare che l’uomo non sapesse della gravidanza della moglie e della tragedia che si era consumata. Tufano ha raccontato dei problemi psichiatrici della moglie (anche attraverso documenti), sottolineando che entrambi non volevano più figli, tanto da non ritenersi il padre biologico della piccola, né di essersi accordo della gravidanza della moglie. L’uomo aveva pensato che le tracce di sangue trovate dai Carabinieri in camera da letto e in bagno fossero conseguenza del ciclo mestruale.
Tufano, si legge su “Il Mattino”, ha spiegato di aver aiutato la moglie in bagno, mentre perdeva sangue, e di aver poi ripulito tutto senza essersi mai accorto del parto. Il tutto non il 2 settembre, bensì il 31 agosto.
Le indagini proseguono e i Carabinieri svolgeranno nuovi accertamenti in casa della coppia.
– Paola Federico –
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