Il distretto di caccia al cinghiale “Alento” ha organizzato per oggi un appuntamento a Cicerale, nel Cilento, che prevede tra le varie cose anche la benedizione dei cacciatori e dei segugi. Insorgono sulla “Battuta del distretto” le associazioni Veg in Campania, ENPA Salerno e SOS Natura. “Colpisce e purtroppo non sorprende – dichiarano – che parte attiva di tale manifestazione sia la Chiesa cattolica che invece dovrebbe, attraverso i suoi ministri, professare valori come la cura del Creato, in una giornata che viene definita come quella in cui la caccia diventa ‘unione e solidarietà’: in nome della beneficenza si assiste ad una pratica sanguinaria ed anacronistica, non rispettosa del diritto alla vita e alla libertà di ogni essere senziente”.
In Italia ogni anno, nel corso della stagione venatoria, vengano abbattuti 150 milioni di animali. L’Associazione Vittime della Caccia monitora il numero di incidenti, sia in ambito venatorio che extravenatorio: dal 1° settembre al 30 novembre di quest’anno si contano 47 vittime, di cui 13 morti e 34 feriti. “Un vero e proprio bollettino di guerra, – continuano le associazioni – davanti al quale sono colpevoli tutte le Istituzioni direttamente coinvolte, che nulla fanno per fermare questa strage infinita di uomini ed animali. Nei confronti di quei preti che sull’altare predicano pace e amore verso il prossimo e poi benedicono chi imbraccia il fucile, poi, mai si è alzata una parola di condanna da parte di Papa Bergoglio, il quale, pur avendo assunto il nome di Francesco, evidentemente non sente propri gli obblighi etici verso le altre creature che ispiravano il poverello di Assisi“.
E concludono:”Chissà se il religioso che provvederà alla ‘benedizione dei segugi’ è a conoscenza del fenomeno dei tanti setter, spinoni e incroci vari che, sin dai primissimi giorni di apertura della stagione venatoria, sono già alla ricerca di nuovi compagni di vita umani perché abbandonati subito per la loro inattitudine alla caccia. Cani che, giunti nei canili nella migliore delle ipotesi, si rivelano poi quasi sempre fobici e particolarmente timorosi dell’uomo“.
– Chiara Di Miele –