Indigna quanto accaduto a Battipaglia dove è stata presa di mira dai vandali la casetta dei libri dedicata a Mimma Dente, la mamma che perse la vita dopo aver dato alla luce i suoi due bambini nel 2018.
La casetta si trova nel quartiere Sant’Anna e rientra nella “Librovia”, il progetto di “Civica Mente”. E’ stata imbrattata con lo spray e inoltre ha subito dei danni alla struttura in legno.
“Tra i progetti in cui ogni partecipante ha messo una parte del suo cuore e della sua anima, un ruolo speciale lo ha la Librovia. Piccole casette che raccontano anche storie di donne e di uomini della nostra città. Un luogo di memoria – fanno sapere da Civica Mente -. Quindi potete immaginare il nostro stato d’animo quando ieri abbiamo ritrovato quasi distrutta la casetta dedicata a Mimma Dente, straordinaria donna e madre. Non è un singolo episodio. Lo sappiamo. Ma noi continuiamo ad andare avanti. La casetta verrà rimessa a nuovo, con nuovi libri e nuove storie. Perché abbiamo preso la responsabilità di far capire che è la bellezza che deve vincere, la Battipaglia sana. La Battipaglia che rispetta ogni piccolo spazio“.
Sdegno è stato espresso anche da Donato Bellotti, marito della povera Mimma. “I giovani non educati e non sensibilizzati, vuoti a perdere! Ma anche i meno giovani, demoralizzazione! – scrive – Mancano proprio la sensibilità, l’educazione, il senso civico, l’attaccamento e la gratitudine, alle (purtroppo) poche cose buone che vengono fatte nel nostro paese. Quella piazza, quel parco, di cui all’inaugurazione raccontai anche il pensiero di Mimma a riguardo, come tutti gli spazi, i pochi spazi che abbiamo a disposizione in città, potrebbero avere un enorme potenziale, potrebbero rappresentare isole felici in un mare di cemento quale è la nostra città. Ma l’inadeguatezza dei nostri funzionari, sommata alla mancanza di rispetto, senso civico e maleducazione di una parte di cittadini, fa sì che tutto si perda nell’oblio e quindi quei pochi spazi che potrebbero rappresentare il bello diventano angoli degradati, abbandonati all’incuria“.