E’ partita la campagna “Basta Botti 2025” da parte del Partito Animalista Italiano per invitare Prefetture e Comuni a vietare botti, petardi, mortaretti per questo fine anno e per un 2025 Botti Free.
Tra i partner spicca l’associazione nazionale dei consumatori “Difesa Consumatori e Contribuenti”. “Anche e proprio quest’anno – riporta il portavoce della campagna, l’avvocato Cristiano Ceriello – è ancora più forte l’esigenza di tutelare i più deboli ed il rispetto sociale”.
“Negli ultimi anni di medesime campagne – sostiene il Partito Animalista Italiano – sempre più Comuni hanno già vietato i botti di Capodanno in quanto l’indiscriminato caos, l’inquinamento dovuto dalla diossina dei botti, i rumori da esplosioni che provocano danni ad ambiente e animali (anche domestici) violano anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona e i Comuni sono comunque da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi, per danni provocati dai botti ed esplosioni da fuochi artificiali nel territorio di competenza”.
Addirittura ultimi dati hanno rilevato che la diossina sprigionata nei giorni di Capodanno su un territorio equivale alla stessa quantità di diossina sprigionata da un inceneritore in 120 anni di attività (rapporto CEWEP).
L’iniziativa #BastaBotti2025, sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati e di cui si riterrà pertanto responsabile per “culpa in vigilando” il Comune, pur a seguito delle diffide intervenute prima del 31 dicembre 2024.
“Molti Comuni in Italia hanno già deliberato da anni il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo – conclude – Pertanto, anche tramite le Prefetture Italiane, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili ricordando come sia accertato che fuochi e botti di capodanno, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano”.