La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna della Corte di Appello di Potenza a 2 anni e 6 mesi per Giulio Ferrara, ex direttore regionale della Sita Basilicata e attuale presidente del Consorzio Cotrab (Consorzio Trasporti Aziende Basilicata), accusato di violenza sessuale.
I fatti contestati a Ferrara risalgono all’ottobre del 2009, quando una donna denunciò di aver subito abusi dall’uomo all’interno degli uffici dell’azienda situati nel rione Betlemme a Potenza. Secondo l’accusa, Ferrara avrebbe afferrato la donna, all’epoca dipendente della Sita, con forza e l’avrebbe costretta, contro la sua volontà, a subire atti sessuali. Prima avances con le mani, poi le avrebbe palpeggiato i seni e all’altezza dell’inguine.
Dopo la denuncia, il corso della giustizia e la sentenza della Corte di Appello del 2009, con il Collegio penale presieduto dal giudice Aldo Gubitosi che condannò l’uomo a 2 anni e 6 mesi. Alla lettura della sentenza, la donna che aveva denunciato gli abusi, difesa dall’avvocato Dolores Pignataro di Roma, scoppiò in lacrime.
In Appello, tre anni fa, su quattro capi di imputazione, per Ferrara arrivarono tre assoluzioni per altri reati e la Corte confermò solo quello riguardo la violenza. Dopo il ricorso in Cassazione, oggi è arrivata la conferma della sentenza d’appello.
Dopo la conferma della sentenza in Cassazione, il consigliere regionale lucano del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri, è intervenuto chiedendo le dimissioni da presidente del Cotrab. “Alla luce di questa condanna definitiva, per ragioni di opportunità politica e morale – ha dichiarato Leggieri – chiedo le dimissioni di Ferrara da presidente del Cotrab. Le Istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio nel condannare senza mezzi termini questi tipi di reato, purtroppo ancora troppo frequenti“.
– Claudio Buono –