I consiglieri lucani di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello e Massimo Zullino hanno illustrato durante una conferenza stampa la mozione “Misure dirette a garantire l’effettività del servizio di psico-oncologia”, alla presenza delle presidenti della Crpo, Margherita Perretti, e dell’Associazione Agata, Rosa Gentile, e della consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi.
“Istituire in ogni Unità Complessa di Oncologia un servizio di psico-oncologia riservato ai pazienti e ai familiari, al fine di garantire agli stessi adeguati strumenti di sostegno piscologico, sia al momento della diagnosi, sia durante e in seguito ai trattamenti sanitari a cui devono sottoporsi, in grado di assicurare il benessere psicofisico complessivo del paziente oncologico e dei familiari”, spiegano i consiglieri lucani.
“La psico-oncologia – ha sottolineato Vizziello – si propone di assicurare un supporto psicologico e psicoterapeutico competente ed adeguato a chi affronta o ha affrontato una malattia che coinvolge la persona e il suo sistema di vita da un punto di vista biologico, cognitivo, emotivo, relazionale, sociale e spirituale. Essa è fondamentale sia per un adeguato supporto psicologico e una precoce riabilitazione della persona malata nella famiglia, nel sistema lavorativo e nella società civile in generale, sia per il benessere mentale dell’équipe curante e per la sua formazione alle abilità comunicative e alla relazione con il paziente. Evidenze scientifiche dimostrano che l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale alle patologie oncologiche aumenta le probabilità di guarigione e la qualità di vita delle persone che si ammalano di tumore attraverso un modello assistenziale (PDTA) che prevede l’attivazione di percorsi dedicati che consentono la presa in carico del paziente dalla fase di prevenzione, alla terapia sino alla riabilitazione specifica. In questi PDTA è pertanto fondamentale la presenza di un gruppo di lavoro multidisciplinare/multiprofessionale che preveda la partecipazione anche di endocrinologi, dietologi, nutrizionisti, fisiatri, fisioterapisti e psicologi, oltre alla presenza chiaramente delle altre professionalità mediche (oncologo, patologo, genetista e radiologo) tradizionalmente impegnate nel percorso di cura dei pazienti oncologici. Il concetto di multidisciplinarietà dell’approccio diagnostico-terapeutico assistenziale consente l’appropriatezza dei trattamenti erogati durante tutto il percorso della malattia (dalla fase iniziale a quella terminale) perché valorizza la condivisione delle esperienze da parte di tutti i professionisti coinvolti nei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e consente, al contempo, di ridurre la variabilità dei comportamenti professionali, identificando ruoli ed attività dei professionisti coinvolti”.
“Questa mozione – ha aggiunto Perretti – arriva in un momento in cui vanno riuniti gli sforzi da parte di tutti per il miglioramento della sanità lucana. Al centro di tutto vanno messi la cura e il diritto alla salute e sono ancora troppi i fondi che vengono spesi per la mobilità sanitaria. Nel 2019 la Regione Basilicata aveva assunto con l’Agenas, su richiesta di ‘Europa Donna 2000’, di sviluppare sul territorio regionale la figura dello psico-oncologo e sono state anche adottate le linee guida per questo servizio che non è stato, però, mai strutturato. Le associazioni impegnate dovrebbero svolgere un servizio di supporto e invece, sempre più spesso, sono costrette a sostituirsi al pubblico”.