L’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione della Banca Monte Pruno ha aperto il nuovo anno con l’approvazione del progetto di bilancio che conferma, ancora una volta, risultati più che soddisfacenti. Le prime proiezioni, confermate già durante la convention aziendale di dicembre, così come la pubblicazione dell’Atlante delle Banche che aveva certificato la Banca Monte Pruno come prima Banca al Sud Italia, avevano aperto il campo verso nuovi traguardi. Valori confermati e, per alcuni tratti, anche migliorati quelli che sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione. Dati che si uniscono perfettamente all’azione che la Banca sta realizzando associando, per l’appunto, l’importanza dei numeri alla capacità di operare attraverso valori, in un modus operandi che punta, con la massima concretezza, a trasformare i valori in strategie operative.
Al centro di questo esercizio non può che esserci la fiducia come elemento trainante tra la capacità della Banca di creare reddito e l’impegno di costruire un circuito con soci, clienti e territori che metta a fattor comune la ricchezza.
Durante l’esercizio, e i dati di bilancio lo confermano, l’azienda ha generato ottime performance attraverso un miglioramento complessivo delle masse (depositi e finanziamenti), cresciute di oltre 80 milioni di euro, ed un ulteriore potenziamento della solidità aziendale grazie ad un utile di esercizio molto importante e ad un accresciuto livello delle coperture dei crediti deteriorati, i quali al 31 dicembre hanno un valore netto irrisorio e cioè pari a 8,7 milioni di euro rispetto ai 530 milioni di finanziamenti complessivi concessi.
Partendo proprio da un utile netto di esercizio pari a 4,2 milioni di euro, la Banca Monte Pruno ha migliorato ogni indice, in particolar modo in termini di solidità ha raggiunto fondi propri per 57,1 milioni di euro ed un CET1 parziale pari a circa il 20% confermando anche a dicembre la posizione in classe 1 (verde scuro) nel modello MRB di Cassa Centrale Banca. Di grande interesse, anche in questo esercizio, il dato del credito deteriorato che mette in luce un rapporto tra sofferenze nette ed impieghi netti pari a solo lo 0,22%.
Entrando invece nel dettaglio dei dati di depositi e finanziamenti, la Banca Monte Pruno ha:
- depositi complessivi che hanno superato i 942 milioni di euro, con un aumento annuo superiore ai 62 milioni di euro. Un dato fortemente positivo che mette in evidenza la capacità dell’istituto di credito cooperativo di diffondere continuamente fiducia nei confronti della sua clientela;
- prestiti che si attestano a 530 milioni di euro con valori che si contraddistinguono per la forte volontà di sostenere l’economia territoriale. Il dato complessivo rileva, al netto delle cessioni dei crediti deteriorati, una crescita annua per un valore al di sopra dei 30 milioni di euro.
Le masse complessive delle diverse aree dimostrano come le stesse hanno raggiunto livelli soddisfacenti durante l’esercizio con ulteriori margini di crescita per il futuro:
“I dati approvati dal CdA – ha dichiarato il Presidente Anna Miscia – sono il coronamento di un grande lavoro di squadra messo in atto. I valori generati sono ottimi e confermano quanto di buono la nostra Banca sta esprimendo da tanti anni ormai. Anche in un periodo molto delicato come quello che stiamo vivendo le strategie aziendali si sono confermate vincenti ed hanno determinato una crescita intensa, continua e strutturata”.
“I risultati della nostra Bcc – ha concluso il Direttore Generale Michele Albanese – sono la sintesi di un lavoro importante, appassionato e senza sosta per portare questa realtà ai vertici del credito cooperativo. Ci sono tanti sacrifici che questi dati ripagano ma, soprattutto, c’è tanto capitale umano che ogni anno accresce, ancora maggiormente, il nostro ruolo di artigiani del credito a favore di soci e clienti, i quali continuano a fidarsi, considerandoci un punto di riferimento nel territorio. Dare fiducia significa spingere a sperimentare, a guardare oltre i confini conosciuti. È questo il segreto che genera miglioramento. Alla base di questa nostra economia della fiducia, dunque, devono esserci le persone e, con loro, le relazioni, in quanto, tutta la tecnologia del mondo, che sia chiaro considero imprescindibile, non potrà mai sostituire il sodalizio che si crea quando si entra in contatto tra esseri umani. La fiducia è un dono per chi ne beneficia e un’opportunità per chi la conferisce. Non si può comprare né pretendere. Sono indispensabili generosità, coraggio, coerenza e rispetto, soprattutto, in tempi come questi: ormai si ha paura di tutto e di tutti e pochi sono capaci di mantenere la parola data. Conquistare la fiducia di un territorio, come quella delle persone, non è facile, ma noi, con i nostri comportamenti seri e mantenendo la parola data, siamo riusciti ad ottenerla e non abbiamo nessuna intenzione di perderla. Chi dona sincera fiducia, attribuisce una responsabilità: l’interlocutore meritevole ne ha consapevolezza e, per questo motivo, sarà felice di dare il massimo per essere all’altezza della stima accordata e non disattendere le aspettative. Chi è affidabile, trasmette sicurezza. Si lavora bene insieme solo se c’è fiducia reciproca. La Banca Monte Pruno è questa e questa continuerà ad essere”.