Lasciare il lavoro per il quale ci si è spesi per tutta la vita può essere difficile, ma farlo nel momento di massimo splendore dell’azienda in cui si è stati indiscussi protagonisti per quasi mezzo secolo, è il sogno di ogni grande leader.
Ed il sogno del Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese è diventato realtà nel “miracolo” compiuto dalla Banca Monte Pruno.
Perché di vero e proprio miracolo si tratta, quello di aver preso per mano una “piccola” Cassa Rurale ed Artigiana, nata da un gruppo di volenterosi e trasformarla in un colosso bancario, posizionatosi ai vertici degli istituti di credito presenti su tutto il territorio della Campania. Il merito va tutto interamente al Direttore Michele Albanese che ha saputo interpretare al massimo il ruolo del leader, ispirando e guidando i suoi dipendenti, inculcando in tutti quelli che ha incontrato nel corso della sua attività manageriale, un valore fondamentale ed imprescindibile per la “gestione” delle risorse umane: il valore dell’appartenenza.
E’ questo, oltre a tutti gli altri valori che ha saputo trasmettere e inculcare ai suoi dipendenti come la riconoscenza, la trasparenza, l’umiltà, la resilienza, il grande e più importante merito che va dato a Michele Albanese: aver fatto sentire tutti, dai suoi più stretti collaboratoti fino all’ultimo correntista, protagonisti del successo della Banca Monte Pruno. Essere, infatti, in tutti questi anni, anche un semplice correntista della Banca Monte Pruno è diventato un motivo d’orgoglio, una medaglia da mostrare sul petto, perché far parte della Banca Monte Pruno significa far parte, “appartenere”, ad una splendida famiglia, che ti cura, che ti sostiene, che non ti abbandona, che c’è. Sempre. Governare la trasformazione della Banca, garantendo sempre l’armonia amministrativa nella difficilissima fase di transizione non è stato sicuramente facile. Ma Michele Albanese c’è riuscito, grazie alla sua semplicità, al saper essere “noi” in ogni contesto, al saper essere disponibile, sempre, ad ascoltare, a migliorarsi ed a utilizzare in ogni situazione il senso della misura.
La sua forza è stata quella di non sentirsi mai “un uomo solo al comando”. La sua forza è stata quella di prendere le decisioni, che un direttore deve giocoforza prendere, sempre confrontandosi ed ascoltando, tenendo però fisso un unico obiettivo: il rispetto profondo per il territorio. Grazie alla sua lungimiranza sono centinaia le start up che sono nate nei territori di competenza della Banca. Grazie alla sua “vision” sono tantissimi i giovani ai quali ha dato certezze per il futuro e possibilità di vivere nella loro terra senza scappare via in cerca di lidi migliori. Certo, da vero leader, lascia una pesantissima eredità, ma lascia un dono che continuerà ad essere il timone della banca: l’esempio. “Verba movent, exempla trahunt”.
E l’esempio, che Michele Albanese lascia a Cono Federico, è un dono meraviglioso che il neo Direttore Generale riuscirà a fare proprio, per aver lavorato in tutti questi anni fianco a fianco con Michele Albanese, assimilandone ogni insegnamento. Conoscendo la bravura, la competenza, la professionalità, l’amore per il suo lavoro e, soprattutto, le origini di cui Cono Federico va orgogliosamente fiero, siamo certi che la Banca Monte Pruno continuerà nel solco straordinariamente tracciato ed a continuare a mietere i successi ai quali, fino ad oggi, ci ha abituati. Di questo ne siamo assolutamente certi. E l’augurio che la redazione di Ondanews fa al suo Presidente Onorario Michele Albanese, “padre putativo” di una squadra che in questi anni è riuscita a farsi strada anche grazie al suo supporto e ai suoi consigli, è quello di averlo sempre come punto di riferimento in un territorio che lo ha adottato e coccolato, eleggendolo ad uno dei suoi figli migliori.
Al neo Direttore Generale Cono Federico, che ha dato già ampiamente prova di saper vestire i panni del leader, l’augurio di poter continuare nei modi, nello spirito e nella grandezza che in questi anni hanno ispirato la mission di Michele Albanese.