L’Asl di Salerno risponderà nelle prossime ore alle richieste avanzate dai Centri per quello che è stato definito “allarme riabilitazione” e che ha visto scendere in piazza decine di mamme di minori, anche gravissimi, ai quali sono state interrotte le cure per il superamento dei “tetti di spesa”.
L’Asl di Salerno, per la riabilitazione, ha fondi inferiori di oltre 5 milioni rispetto alla media regionale. Per cui su 30 strutture che fanno riabilitazione, a cinque sono stati bloccati i rinnovi delle terapie a ottobre, per sei centri invece i fondi saranno bloccati a novembre, per le altre strutture entro la seconda decade di dicembre e solo cinque centri arriveranno alla terza decade.
I Centri di riabilitazione del territorio salernitano hanno dunque fatto delle richieste nella riunione che si è tenuta questa mattina presso la direzione dell’Asl Salerno. La prima richiesta è che sia immediatamente sbloccato il fermo alle terapie e che non ci siano altri fermi, affinché il diritto alla salute sia uguale per tutti. Alla Regione è stato inoltre richiesto che Salerno abbia i fondi che le spettano rispetto al fabbisogno provinciale, ovvero 5.094.050 euro. Il criterio del fabbisogno provinciale, adottato per le terapie residenziali e semiresidenziali, deve quindi essere adottato anche per le terapie ambulatoriali e domiciliari.
Le altre richieste riguardano la garanzia che tutti i centri siano trattati allo stesso modo e che i dati sulle liste di attesa e sulle terapie bloccate siano resi pubblici e trasparenti, per Distretto e per singolo Centro.
– Antonella D’Alto –
- Articolo correlato:
15/10/2019 – Quasi 1000 bambini nel Salernitano senza riabilitazione. L’allarme all’ASL dell’associazione di settore