Anche il sindaco di Teggiano, Michele Di Candia, supporta la causa di Luigi Di Salvio, il padre che in queste ore è alla ricerca della sua bambina di appena due anni e mezzo, la piccola Sofia, sottratta dalla madre e portata in Russia.
L’uomo, residente a Teggiano, paese di origine dove ha vissuto con la moglie russa e la figlia fino a poco tempo fa, sta cercando di riportare in Italia la bambina, così come ha disposto il Tribunale russo. Tutto ha avuto inizio quando la moglie, dopo una vacanza nella nazione di origine insieme alla piccola, non ha più fatto ritorno a Teggiano.
Così, difeso dall’avvocato Enrico D’Amato, ha dato il via ad un procedimento per vedersi riconosciuti i suoi diritti di padre. I giudici di Ekaterinburg gli hanno dato ragione e hanno ordinato il rimpatrio della minore sospendendo la potestà genitoriale alla madre. Purtroppo quest’ultima, nel momento in cui il marito si è recato con il proprio legale a riprendere la bambina, è fuggita lasciando perdere le tracce di entrambe.
Diversi gli appelli lanciati finora attraverso l’avvocato D’Amato, soprattutto alle Istituzioni e al Ministero degli Esteri. Ultimo in ordine di tempo quello del primo cittadino, che interviene sia nelle vesti istituzionali di guida della città che come teggianese particolarmente addolorato per la vicenda che coinvolge un concittadino.
Di Candia, ai microfoni di Ondanews, esorta la donna a permettere che Sofia torni a Teggiano, affinchè Luigi Di Salvio veda riconosciuto il proprio ruolo di genitore e possa donare alla piccola l’affetto che merita anche dal padre.
– Chiara Di Miele –
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