“Sapevo della sua presenza in quel luogo, però riuscire a vederla dal vivo sembrava impossibile” commenta Michele Procida, il giovane di Piaggine che ha immortalato una lontra europea nel fiume Calore, precisamente nel comune di Campora.
“Qualche istante prima di andare via – prosegue emozionato Procida – affiorano sul pelo dell’acqua delle bolle e subito dopo sbuca lei, uno dei mammiferi più rari d’Italia”. Si tratta della lontra europea, denominata “Lutra lutra”.
Predatore notturno di pesci, crostacei e uccelli acquatici, la lontra è uno dei mammiferi del vecchio continente più legati agli ambienti umidi. Vive in tane il cui ingresso è spesso sotto il livello dell’acqua.
La specie, un tempo comunissima, è stata cacciata fino quasi all’estinzione in quasi tutta Europa. Nei tempi passati veniva perseguitata sia per la straordinaria pelliccia sia perché considerata dannosa a causa del suo prelievo di pesci. Molto ha inciso anche la perdita di habitat idonei, sia per l‛inquinamento che per la cementificazione delle rive. Vederla dunque nel nostro territorio è un segno di pulizia dell’ambiente e delle acque.
Ora è dovunque efficacemente protetta e in numerosi ambienti si comincia nuovamente a vedere. A poco tempo fa risale l’avvistamento di una lontra a Piaggine.