Lettera aperta di Lorenzo Montuori, titolare dell’autoscuola “Tirrenia 2”.
L’emergenza dovuta al Coronavirus non risparmia le autoscuole come d’altronde tutte le attività commerciali. La ripresa sembra lontana viste le misure precauzionali in tema di distaccamento sociale, siamo equiparati all’istruzione, alle scuole e, di conseguenza, attività con altissimo rischio di contagio vista l’impossibilità di rispettare le distanze di sicurezza non tanto per la formazione teorica perchè le lezioni si potrebbero scaglionare in più turni con presenza minima di allievi, ma per effettuare le guide. In auto è difficile mantenere le distanze tra allievo ed istruttore e non possiamo nemmeno usare i separatori in policarbonato come fanno i taxi, perché ci sarebbe da parte di noi istruttori l’impossibilità di intervenire sui comandi manuali in caso di necessità.
In Italia sono 7.000 le autoscuole, con circa 35.000 lavoratori tra addetti e dipendenti, che, a causa della giusta, doverosa e responsabile chiusura a causa del Covid 19, rischiano il collasso, dato che al momento non è ancora chiaro quando riapriremo e a quali condizioni. Siamo fermi con le attività di formazione teorica e pratica dall’11 marzo, con il divieto di sostenere gli esami di idoneità teorica presso le sedi delle Motorizzazioni civili e gli esami di idoneità alla guida presso le sedi delle autoscuole, con migliaia di giovani in attesa di conseguire la patente.
Una cosa giusta è stata fatta, sono state prorogate le scadenze di tutte le pratiche relative alle domande per il conseguimento delle patenti di tutte le categorie e prorogate fino al 30 agosto le scadenze relative alle patenti di guida.
Le disposizioni dirigenziali del Governo hanno indicato le autoscuole incorporate nel “Codice ATECO 85 -Istruzione”; tale codice tra l’altro è anche escluso dai sussidi regionali, attività che potrebbero restare aperte per svolgere altre attività professionali ad esclusione della formazione teorica e pratica per evitare giustamente assembramenti. Materialmente ma non giuridicamente siamo nell’impossibilità di svolgere qualsiasi attività.
Ai nostri allievi parliamo quotidianamente di sicurezza, ed oggi più che mai per noi autoscuole la sicurezza è stata, è e dovrà essere sempre al primo posto, non intesa solo come sicurezza stradale. Vogliamo lavorare e lavorare in sicurezza, per questo aspetteremo le direttive del comitato tecnico-scientifico, augurandoci di ritornare presto nelle aule e nelle auto con i nostri ragazzi che ritroveremo forse un po’ più timorosi e preoccupati ma meno frettolosi, perché se da un lato la quarantena ci ha costretto a cambiare radicalmente le nostre abitudini ci ha anche insegnato a non avere fretta e a saper aspettare. Personalmente ho sempre amato le attese perché aumentano la speranza e di conseguenza il desiderio.
Ed in questa fase abbiamo tutti bisogno di speranze e desideri, saremo tutti desiderosi di tornare presto alla nostra quotidianità, desiderosi di conseguire la tanto attesa patente.
– Lorenzo Montuori –