La Cassazione ha dichiarato legittimo il referendum che chiede di abrogare totalmente l’Autonomia differenziata.
Nella sentenza del 3 dicembre la Consulta, chiamata ad esprimersi sulle questioni di costituzionalità e accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni, tra cui la Campania, ha affermato tra l’altro che “il regionalismo corrisponde a un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione e spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale”.
La Cassazione ricorda che “la vigente disciplina costituzionale riserva al Parlamento la competenza legislativa esclusiva in alcune materie affinché siano curate le esigenze unitarie (art. 117, secondo comma, Cost.)”.
Cade invece il quesito presentato dai Consigli regionali che puntava all’abrogazione parziale, in quanto la Corte costituzionale ha provveduto a bocciare i punti indicati. La decisione della Suprema corte è illustrata in un’ordinanza di circa trenta pagine. La parola finale ora spetta alla Corte Costituzionale.
“Siamo soddisfatti – ha detto all’ANSA Ivana Veronese, vicepresidente del Comitato nazionale contro l’Autonomia differenziata e segretaria confederale Uil – vogliamo abrogare completamente questa legge ingiusta e dalla Cassazione arriva una conferma importante che questo referendum si può fare. Ora aspettiamo la pronuncia della Corte Costituzionale a gennaio che dovrà esprimersi sulla ammissibilità totale”.
“Andiamo dunque avanti sulla eliminazione totale di questa legge ingiusta” ha concluso Veronese.