Con pec del 26 giugno scorso il responsabile dell’UOC COT 118 Emergenza/Urgenza, dottor Violante ha comunicato ai medici del Distretto Sanitario 72 e per conoscenza alla Direzione Generale aziendale e alla Direzione Sanitaria aziendale l’avvio del servizio dell’auto medica nel Distretto dall’8 luglio, temporaneamente localizzata presso i locali SAUT di Teggiano.
Le segnalazioni reiterate da parte della UIL Medici ai diversi livelli aziendali dell’andamento precario dell’assistenza soprattutto a sud del Distretto, dove risiede una popolazione di oltre 30.000 abitanti, sono state ignorate e con l’ultima PEC, come afferma il coordinatore del sindacato, il dottor Carmelo Accetta, “si rimarca, evidentemente, la volontà di non voler prendere in considerazione l’iniqua erogazione dell’assistenza a danno sempre della stessa area del territorio distrettuale e di voler continuare a mantenere lo status quo per motivi poco comprensibili dal punto di vista sanitario. La carenza di medici di emergenza e la presenza di mezzi di soccorso per la maggior parte non medicalizzati, imponeva e impone un’approfondita e onesta riflessione e valutazione sullo stato dell’arte del sistema di emergenza in generale e nel DS 72 nel caso specifico alla luce del perpetuarsi dello scempio assistenziale, senza giustificato criterio“.
La UIL Medici, conscia della non appropriata e iniqua assistenza, del rischio legale e persino dell’incolumità fisica degli operatori di emergenza, al fine di tutelare i propri iscritti da possibili azioni legali e medico legali e da possibili aggressioni che possono eventualmente sopraggiungere per ritardo accumulato per recarsi sul luogo dell’evento, chiede alla Direzione Strategica aziendale di bloccare la scelta del posizionamento dell’auto medica presso il SAUT di Teggiano, declinando ogni responsabilità che rimanda a carico dell’UOC di Emergenza/Urgenza e dell’Azienda stessa per competenza.
Il sindacato, tramite il dottore Accetta, mette in evidenza una serie di punti:
- Concentrazione dei mezzi di soccorso medicalizzati al centro: ospedale di Polla, CMR a Sant’Arsenio e MSA a Teggiano, per il 60% dei turni di servizio
- Posizionamento assolutamente scriteriato, illogico dell’auto medica, anche se solo temporaneamente, presso il SAUT di Teggiano (ricordiamo che l’emergenza stessa è tempo dipendente pertanto non esiste il ”temporaneamente”)
- Come mai non si è pensato a delocalizzare la CMR presso il comune di Sala Consilina e i medici del SAUT di Teggiano presso il SAUT di Padula?
- Che senso ha un’auto medica che impiega oltre 40 minuti per un intervento di alta criticità che si verifichi a Montesano Capoluogo, Padula, Sanza, Buonabitacolo, Casalbuono per non citare Tardiano o Magorno?
- Che senso ha l’assistenza dell’auto medica se non c’è possibilità di ricevere il paziente e trattarlo prima di eventuale trasferimento in PS per intasarlo ulteriormente con interventi risolvibili sul posto?
- Non si può fare di tutt’erba un fascio, nel senso che ogni territorio va servito secondo le proprie peculiarità, non si può seguire il trend del momento: prima ambulanze, oggi auto medica a prescindere, parliamo di assistenza in emergenza non di scorribande in auto medica
La UIL Medici propone a garanzia di una più equa assistenza:
- Delocalizzazione a Sala Consilina della CMR, postazione B di Sala Consilina a Sant’Arsenio
- Trasferimento dei medici di Teggiano presso il SAUT di Padula, dove tra l’altro da 25 anni si espleta il servizio 118 negli stessi locali ritenuti oggi inadeguati
- Siffatta proposta garantisce un ottimo interscambio assistenziale tra le postazioni medicalizzate CMR che operano nei territori nord-centro prevalentemente, SAUT Padula medicalizzato che opera sul territorio sud-centro. Eventuali interventi a nord o a sud da parte delle due postazioni sarebbero garantiti nei tempi previsti attraverso la tratta autostradale o interna
- Eliminazione dell’auto medica con abbattimento del costo e miglioramento della qualità assistenziale su tutto il territorio
“Si invita la UOC di Emergenza/Urgenza – conclude Accetta – a rivedere e non dare seguito al progetto di posizionamento dell’auto medica presso il SAUT di Teggiano, confidando inoltre in un intervento della Direzione Strategica aziendale affinchè sospenda questa iniziativa a garanzia di un servizio di emergenza/urgenza congruo e rispondente al territorio, migliorando pertanto i dovuti interventi assistenziali“.