Si torna a parlare di registro dei tumori in provincia di Salerno e, come di recente messo in evidenza da più fronti, del mancato aggiornamento dei dati. Un palese limite che fa sì che il quadro relativo all’incidenza delle patologie oncologiche sul territorio salernitano non sia chiaro e non fornisca risposte precise a chi quotidianamente lavora per tracciare un bilancio in tal senso.
“La Campania è, nel complesso, il territorio con il più elevato tasso di incidenza tumorale nel Paese – denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo e Michele Cammarano – eppure, paradossalmente, l’aggiornamento dei registri tumori territorialiè fermo da anni. A Napoli l’ultimo aggiornamento disponibile risale al 2013, mentre nella provincia di Salerno i dati sono fermi addirittura al 2011. Un’enormità se solo si pensa che nel solo perimetro della cosiddetta Terra dei Fuochi, uno dei principali siti di interesse nazionale (Sin), l’incidenza dei tumori negli uomini è superiore del 10% e nelle donne del 5% rispetto alla media nazionale. Così nell’area del Salernitano dove, dai dati ricavati dagli archivi dei medici di medicina generale su 70 comuni dell’area a Sud di Salerno, è stata riscontrata una prevalenza di ammalati di cancro rispetto alla media nazionale”.
In questi giorni è stata incardinata al Senato la proposta di legge, a firma della senatrice del M5S Maria Domenica Castellone, per l’istituzione di un Registro Nazionale Tumori. Uno strumento che consentirà all’Italia di allinearsi ai Paesi del Nord Europa, che già da anni hanno istituito e utilizzano un registro dei tumori nazionale.
Secondo i due consiglieri regionali pentastellati, però, “è necessario agire a livello regionale per mettere in rete dati aggiornati sulle singole aree territoriali, così da poter studiare eventuali associazioni tra i principali indicatori epidemiologici sulla situazione oncologica della popolazione residente e l’esposizione a fattori di rischio, anche e soprattutto di matrice ambientale”.
– Chiara Di Miele –