Destagionalizzare l’offerta turistica con pacchetti studiati per pensionati e smartworker.
E’ la proposta lanciata da Federpensionati Coldiretti della provincia di Salerno che, in collaborazione con Terranostra, l’associazione nazionale degli agriturismi, e Campagna Amica, sta lavorando ad una proposta specifica per attrarre sul territorio turisti fuori stagione con pacchetti ad hoc rivolti alle fasce “over” della popolazione e smartworker.
“Un buon modo per favorire la destagionalizzazione turistica è puntare su nuove offerte come il turismo naturalistico che comprende aree naturali, attività montane, agriturismi e aree rurali – spiega il presidente della Federazione pensionati salernitana Coldiretti Enzo Galdi –. Stiamo sviluppando un sistema turistico territoriale ‘green’ che prevede attività esperienziali, conoscenza del territorio, offerte di alloggio e di pasti a Km 0 a prezzi agevolati, visite guidate in luoghi meno conosciuti, percorsi archeologici, culturali e naturalistici per far apprezzare e riscoprire le risorse e l’identità dei luoghi. La sfida per la provincia di Salerno è destagionalizzare, sviluppando flussi turistici al di fuori dei classici periodi di vacanza rivolti in particolar modo agli anziani e ai lavoratori digitali. Colline, campagne e borghi della provincia di Salerno hanno qualcosa da dire in tutte le stagioni”.
In Cilento secondo i dati Istat i flussi turistici hanno registrato una fortissima contrazione soprattutto da parte dei visitatori stranieri con 600mila presenze in meno in dieci anni.
“In Cilento e nelle aree rurali l’agriturismo svolge un ruolo fondamentale – sottolinea il Direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano – con la Federazione Pensionati, Terranostra e Fondazione Campagna Amica siamo impegnati a promuovere esperienze dirette con aziende multifunzionali che vivono il territorio, con pacchetti e percorsi esperienziali a trainare i ‘mesi spalla’ dando un’accelerata al percorso di destagionalizzazione dell’offerta. Puntiamo sull’agroalimentare, sulle eccellenze, sulla natura attraverso visite alle cantine e degustazioni di vini e olio, valorizzazione della cucina contadina a base di prodotti aziendali a km zero, biologici, tradizionali e a denominazione d’origine, espressioni di territori e di biodiversità. Siamo certi che la nostra proposta di destagionalizzazione darà risultati positivi, coinvolgendo in maniera particolare le fasce più anziane della popolazione e i cosiddetti smartworker per candidare le nostre aree rurali a destinazione per il turismo dei lavoratori digitali per accogliere quanti, in fuga dalle città, desiderano lavorare in mobilità per un certo periodo di tempo, vivendo un’esperienza autentica all’insegna di uno stile di vita più sostenibile”.