Si è svolta presso la sede centrale dell’ASL Salerno nei giorni scorsi la presentazione del nuovo Atto Aziendale alle organizzazioni sindacali e ai rappresentanti RSU. Nell’occasione i delegati sindacali della CISL FP Salerno del presidio di Polla/Distretto 72, Antonio Cervone, Gianfranco Climaco, Giuseppe Procaccio e Luigi D’Alessio hanno chiesto una modifica del Piano Aziendale al fine di rafforzare e avere autonomia, indipendenza di budget e di gestione e di rendere più efficace la funzionalità dei servizi sul territorio.
Le richieste della CISL FP sono relative al Dipartimento delle post acuzie e dell’anziano fragile, dato che nel nuovo Atto Aziendale vi è una declassificazione della Geriatria, e il Dipartimento dell’Area Critica ed Emergenza-Urgenza. Nel presidio di Polla non è stata prevista l’UOS Blocco Operatorio e Post Operatorio, anche dipendente dall’Anestesia e Rianimazione, o quantomeno una Terapia Intensiva Post Operatoria per l’assistenza anestesiologica.
In merito al Dipartimento delle discipline ortopediche e cervico-facciali i sindacalisti richiedono la classificazione della UOC Oculistica che attualmente vanta numeri eccellenti in qualità e quantità delle prestazioni e sul Dipartimento della salute della donna e del bambino richiedono la classificazione della UOC di Pediatria.
Poi lamentano il mancato inserimento dell’Unità Operativa di Riabilitazione nell’Atto Aziendale e chiedono un potenziamento dell’UOSD di Oncologia con i posti letto a Polla e non a Sapri.
“Abbiamo evidenziato la difficoltà in cui versa il presidio ospedaliero di Polla sotto il profilo del personale – spiegano -. Riconosciuto DEA di I Livello, posizionato a sud della provincia di Salerno con un bacino di utenza di circa 60.000 abitanti residenti, un esteso territorio a confine con la Basilicata e la Calabria e lungo il percorso dell’A2 che amplia l’utenza a circa 100.000 utenti. Fatta questa doverosa premessa, utile ad evidenziare l’importanza del presidio di Polla nell’erogazione dell’assistenza sanitaria in un territorio che dista da altri presidi ospedalieri almeno 50 km nel caso di Eboli e oltre 100 km da Vallo della Lucania, con tempi di percorrenza che variano dai 45 minuti ai 100 minuti, riteniamo indispensabile rimarcare la grave carenza numerica di personale a supporto dei reparti esistenti, che sicuramente non renderebbe attuabile in pieno quanto proposto nel Piano Aziendale“.