Attraverso una nota indirizzata al Direttore Generale dell’Asl Salerno, Antonio Giordano, i sindacalisti di Uil Fpl e Cgil Fp chiedono dotazione organica. “Voglio congratularmi per l’ottimo lavoro di reclutamento di personale medico che l’Azienda sta mettendo in atto, – dichiara Biagio Tomasco, sindacalista della Uil Fpl provinciale – ma a tanto lavoro non ne corrisponde altro sul versante degli appartenenti al comparto, atteso che del contingente previsto dai documenti ufficiali si prevedeva l’arrivo di 50 infermieri, due ostetriche, nove tecnici di laboratorio biomedico, cinque tecnici della prevenzione. Sebbene siano giunti la quasi totalità degli stessi per come individuati, non hanno rappresentato che una goccia nel mare rispetto alle vere esigenze e alla carenza nota a tutti”.
Una vicenda che Uil Fpl e Cgil Fp seguono da tempo, visto che la prima richiesta in merito fu inoltrata per la prima volta il 28 agosto 2016, per poi essere ripetuta altre tre volte. “Nonostante nulla sia mai stato comunicato, – continua Tomasco – con i colleghi della Cgil Fp ci siamo adoperati a determinare quante unità di personale di comparto svolgessero mansioni non proprie del loro profilo, arrivando a determinare 217 infermieri che vengono utilizzati per attività amministrative e a cui illegittimamente si continua ad erogare l’indennità professionale specifica ponendo le basi per un danno erariale e 123 operatori sanitari anch’essi utilizzati in mansioni diverse da quella di appartenenza”.
“Stiamo parlando di 340 unità di personale di comparto che corrispondono alla dotazione organica di un medio grande ospedale e che invece vengono sottratti all’assistenza dei degenti. – conclude – Pensiamo che tanto basti ad avviare con celerità quanto richiesto, chiedendo nel contempo un’assunzione di responsabilità da parte direttore generale dell’Asl, che non può più derogare da tale incombenza, in modo che possa poi recarsi nelle sedi competenti a chiedere le reali necessità che scaturirebbero da un’azione che non si esita a definire epocale. Uil Fpl e Cgil Fp hanno fatto il proprio passo, ora tocca all’Asl”.
– Chiara Di Miele –