Idrocarburi pesanti, arsenico, piombo e cadmio nel latte prodotto in un’azienda situata a poca distanza dal Centro Olio Val d’Agri (Cova) di Viggiano. È questa la denuncia di Giorgio Santoriello, portavoce dell’Associazione “Cova Contro”, a seguito delle analisi fatte fare dall’Associazione grazie alla disponibilità di un allevatore di Viggiano, che ha fornito tre litri di latte bovino appena munto.
“Dati allarmanti” per Santoriello, che ha fatto sapere che a breve le analisi “saranno inoltrate ai Carabinieri del Noe e poi a tutte le autorità che regolamentano gli inquinanti negli alimenti“.
Le analisi sono state decise anche a seguito dei due servizi televisivi che il programma Rai, “Nemo“, ha dedicato alla questione delle estrazioni petrolifere in Basilicata. Più nel dettaglio, le analisi, convertendo in microgrammi, hanno fornito questo quadro: 9,4 di arsenico (il limite per le acque sarebbe 10), cadmio a 2,9 (in acqua sarebbe 5), cromo totale a 39, 3 mcg/kg, piombo a 0,0119 (limite di legge a 0,0200 per il latte), rame a 218 mcg/kg. Gli idrocarburi pesanti rilevati ammontano a 11,48 mg/kg, che convertiti in microgrammi (unità di misura usata per misurare la loro presenza nell’acqua) sarebbero oltre 11mila microgrammi per chilo.
Rilevate anche tracce di benzoapirene e benzoantracene.
Questo il commento di Santoriello: “Sono dati preoccupanti, anche se sono praticamente al limite per quanto previsto dalla legge, e non è accettabile. Tra l’altro, la Regione non pubblica i monitoraggi dei prelievi fatti dal 2007 al 2010. Mancano i controlli, questo è il problema, manca tutto, così come manca un buon sistema di monitoraggio. Ma queste analisi ci regalano un dato molto preoccupante“.
L’allevatore in questione provvederà a fare ulteriori visite, mentre “Cova Contro” continuerà nella sua attività di informazione e monitoraggio.
– Claudio Buono –