“La nuova legge che introduce l’arresto differito in flagranza per chi aggredisce i sanitari è una risposta attesa e necessaria per fronteggiare l’aumento delle aggressioni a danno dei colleghi”.
Così afferma Maurizio Petriccioli, Segretario Generale della CISL FP, riferendosi al via libera definitivo della Camera alle misure per contrastare la violenza sul personale sanitario e socio-sanitario.
“Questa misura, che permette alle Forze dell’Ordine di intervenire fino a 48 ore dopo l’aggressione utilizzando documentazione video-fotografica, è un importante deterrente e riconosce finalmente la gravità di un problema su cui la CISL FP si era diffusamente espressa in questi anni” ha proseguito il segretario.
L’auspicio è che questa legge sia di avvio di un iter più complesso: “Ora è fondamentale che questo sia solo l’inizio di un percorso di maggiore tutela del personale. Non basta, infatti, inasprire il codice penale!”.
Il Segretario pensa dunque alla formazione del personale. “Servono programmi di formazione del personale per la gestione di situazioni critiche e campagne di sensibilizzazione alla cittadinanza, affinché l’aggressione a un operatore sanitario sia culturalmente percepita come un’aggressione alla società stessa – afferma Petriccioli – Soprattutto chi lavora per garantire la salute dei cittadini in servizi pubblici ‘di frontiera’, come nei reparti di Pronto Soccorso, necessita di tutele speciali e di piena valorizzazione normo-economica, un impegno che intendiamo estendere anche al tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL Sanità Pubblica, attualmente aperto”.