Si è svolto questa mattina l’interrogatorio di garanzia a carico del badante 48enne Mario Eutizia che il 22 agosto scorso ha confessato di aver commesso quattro omicidi di anziani somministrandogli una dose massiccia di farmaci. Tra le vittime anche Gerardo Chintemi, 95enne di Vibonati morto nel marzo scorso.
La scorsa settimana è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, competente sul caso perchè i primi omicidi sono stati commessi nel capoluogo pontino. Il 48enne attualmente è detenuto nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere e, come affermano i suoi legali, presenta uno stato psicofisico e patologico grave.
Il badante killer avrebbe deciso di porre fine alle sofferenze degli anziani che assisteva somministrandogli i farmaci letali. Le sue quattro vittime sono scomparse tra il 2017 e il marzo scorso nelle province di Latina, di Napoli e a Vibonati.
E’ accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla minorata difesa. Oggi ha risposto al giudice confermando quanto dichiarato ad agosto e spiegando come somministrava i farmaci, come li acquistava e da chi. I medicinali sarebbero stati prescritti dai medici dei quattro poveri anziani.
Sarà ora il Gip di Latina a decidere se confermare o meno la custodia cautelare in carcere, mentre la difesa del badante presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.
Il pm Giancristofaro ha affidato l’incarico al medico legale Gianluca Marella e ad un consulente tossicologo e questa mattina è stata eseguita, presso l’ospedale di Agropoli, l’autopsia sulla salma riesumata di Chintemi, l’unica vittima su cui era ancora possibile svolgere l’esame. I corpi degli altri tre sono stati cremati, anche se il pm ha chiesto le cartelle cliniche per verificare le loro condizioni prima del decesso.
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