Scese dall’auto e nel tentativo di sorreggersi ad una staccionata l’86enne Maria Grazia Tortora cadde in un dirupo che successivamente le costò la vita, a Rodio, frazione di Pisciotta.
Come si legge sul quotidiano “Il Mattino”, dopo le indagini e la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Vallo della Lucania, a distanza di tre anni dall’incidente, andranno a processo con l’accusa di omicidio colposo il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Domenico Conti, difeso dall’avvocato Giovanni Laurito, il già responsabile del medesimo ufficio, Marcello Saturno, difeso dagli avvocati Franco Castiello e Vincenzo Cannavacciuolo, e Valentino Marzotti, il legale rappresentante della ditta che si stava occupando dei lavori sulla staccionata, difeso da Carmine Giovine. Assolti con rito abbreviato, invece, il sindaco Ettore Liguori e il genero dell’anziana Antonio Di Biasi che era con lei il giorno dell’incidente.
Dopo che l’anziana morì, in seguito ad un’agonia di 8 giorni, i familiari sporsero denuncia e la Procura aprì un’indagine. La figlia della signora Tortora si è costituita parte civile.
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