La decisione di Sergio Annunziata di lasciare la politica dopo oltre vent’anni vissuti al servizio della comunità di Atena Lucana e del Vallo di Diano ha destato stupore e, in molti, dispiacere. Il vicesindaco di Atena ha dichiarato al Direttore editoriale di Ondanews, Rocco Colombo, di aver tolto troppo tempo alla famiglia per dedicarsi quasi totalmente alla res publica, all’azione amministrativa portata avanti negli anni con tenacia e senza mai risparmiarsi. Un uomo del fare Sergio Annunziata, di quelli che non si tirano mai indietro, facendo sempre sentire la propria presenza costante alla comunità, tanto da sacrificare gli affetti.
Incalzato dalle domande che tentano di chiarire ulteriormente questa decisione, Annunziata ripone nuovamente l’accento sul tempo sottratto alla moglie e alla piccola figlia, oltre che sullo “spazio e denaro” perchè, come ricorda, “mai ho percepito una sola indennità per qualsiasi carica ricoperta, anzi le ho sempre spese per iniziative sociali e di solidarietà”. Annunziata crede che “da semplice cittadino si possa essere di supporto per la crescita delle nostre comunità e da sprone per i giovani che si devono assolutamente affacciare e impegnare nel governo della cosa pubblica con nuova linfa, nuove idee e maggiore preparazione“.
Ma forse non è soltanto il prioritario amore per la famiglia ciò che spinge il vicesindaco di Atena Lucana e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL a voler lasciare le redini. Forse il panorama che il territorio offre non è più quello di quando Annunziata fece capolino nella politica locale. “Nel nostro territorio non si riesce a creare più alcuna prospettiva, – dice – spero che le battaglie che ho portato avanti da oltre vent’anni per far uscire allo scoperto un sistema che ha bloccato il nostro comprensorio possano essere da apripista alle nuove generazioni con idee di crescita in un mondo libero e non vincolato dai soliti noti che si circondano di vassalli e dedicano l’azione politica alla riconferma della poltrona, alla distruzione di chi vuol emergere. Sono scelte che ti portano allo scontro e a non compiacere il potente di turno, a discapito del territorio“.
E’ amareggiato Annunziata, ma guarda al futuro di questa terra con una rinnovata speranza. “Se un territorio è ancora troppo vincolato da logiche di potere – ammette – non c’è speranza che alcune cose possano cambiare e che si sia all’altezza di sfide future. Sicuramente ci saranno tante persone più brave di me, capaci di fare meglio e, se sarà così come mi auguro, sarò il primo a plaudire“.
– Chiara Di Miele –
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E allora?
Non conosco nello specifico il pensiero e l’azione politica dell’Annunziata, ma é sotto gli occhi di tutti la distruzione del paesaggio e del territorio del Valo di Diano che proprio nella zona tra Atena e Sala raggiunge livelli impressionanti.
Capannoni, costruzioni inutili, pseudo centricommerciali ed orribili palazzine senza senso.
Se questo è il risultato della sua politica (insieme a tutti gli altri grandi ”statisti” del Vallo), allora mi dispiace, sarà anche una persona onesta e cortese, ma benvenga il suo farsi da parte.
Appare singolare addirittura grottesco commemorare l’uscita ti uno dei tanti piccoli politici del nostro territorio come un uomo le cui grandi gesta abbiano segnato la storia.
Piuttosto rimbocchiamoci le maniche visto gli scarsi risultati che questi politici hanno ottenuto negli ultimi anni
Non capisco il discorso della famiglia /lei si definisce un politico come altri sindaci che vincono con liste civiche /come sala consilina e poi siete tesserati tutti pd voi sindaci mentre a sala c e’ un miscuglio un certo santoriello che non c ‘entra niente con il pd il sig giordano socialista /ma di che stiamo parlando ?qua la politica neanche l ‘ombra le liste devono avere il simbolo allora e politica /ora lei s ‘accorge che ha una famiglia avete rovinato il vallo di diano le liste civiche sono solo per politica personale nel vallo questo e ‘lo specchio
Apprezziamo tutti l’amore per la famiglia, ma le dimissioni di presentano, non si annunciano.
Stiamo ancora aspettando!