Ieri pomeriggio, nel cortile interno della caserma “V. Giudice”, sede del Comando Provinciale, la Guardia di Finanza di Salerno ha celebrato il 248° Anniversario della Fondazione del Corpo. Alla cerimonia hanno preso parte le più alte cariche istituzionali della provincia, tra cui il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, e il Presidente della Corte d’Appello, Iside Russo.
Nel corso del 2021 e dei primi 5 mesi del 2022, venute lentamente meno numerose delle limitazioni imposte dalla pandemia, l’azione di servizio della Guardia di Finanza è proseguita con obiettivi sempre più ambiziosi, soprattutto in tema di recupero di risorse destinate al bilancio dello Stato e di tutela delle uscite nazionali, interessando sempre in modo trasversale tutti i comparti operativi. L’attenzione è stata concentrata sui fenomeni di illegalità più gravi e insidiosi per il tessuto economico e sociale, in special modo sulle condotte suscettibili di recare pregiudizio alla corretta destinazione e impiego delle risorse pubbliche. Nello stesso tempo, il Corpo non ha mancato di fornire il proprio contributo nei tradizionali comparti di interesse istituzionale ed al generale contrasto dei traffici illeciti di ogni natura. Un impegno a tutto campo a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del PNRR.
La lotta all’evasione fiscale nella provincia di Salerno si è sostanziata nell’esecuzione di 469 interventi, tra verifiche e controlli fiscali a professionisti ed imprese, con il recupero a tassazione
di una maggiore base imponibile di oltre 170 milioni di euro. Le imposte evase sono state quantificate in circa 49 milioni di euro e sono stati individuati 53 evasori totali i quali hanno evaso complessivamente quasi 39 milioni di I.V.A. Sempre per i reati in materia di imposte dirette ed I.V.A. sono stati sequestrati beni per oltre 46 milioni di euro. Le mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali hanno avuto un’incidenza di circa il 37% sul totale di poco più di 1.000 controlli eseguiti. Ammontano, invece, a 108 gli interventi nel settore delle accise, sviluppati per contrastare la filiera distributiva dei carburanti illecitamente introdotti nel territorio nazionale, mediante servizi di prevenzione nei porti, controlli lungo le maggiori rotabili e, nei casi più gravi, l’esecuzione di indagini volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche a carattere transnazionale. L’operazione “Febbre dell’oro nero” ha consentito di disvelare un sistema di frode posto in essere dai membri di un’organizzazione malavitosa dedita alla commissione di svariati reati contro il patrimonio (frodi in materia di accise e di IVA sui prodotti energetici, contrabbando internazionale di prodotti petroliferi, autoriciclaggio ed intestazione fittizia di beni) con l’aggravante del metodo mafioso, successivamente attinti da misure cautelari di natura sia reale che personale.
Particolare attenzione è stata rivolta dal Corpo all’indebita percezione di contributi nazionali o dell’Unione Europea, erogati per il sostegno dell’economia e lo sviluppo del Paese, con l’intento di evitare sviamenti e appropriazioni indebite. Le frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario quest’anno individuate ammontano ad oltre 48 milioni di euro, con 104 persone complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria. Prosegue, inoltre, il monitoraggio di tutte le risorse pubbliche impiegate per attenuare le conseguenze negative del lungo periodo di emergenza epidemiologica. Tra le analisi in corso, una delle più sensibili concerne la misura dei contributi a fondo perduto varata dal Governo come risposta immediata al dilagare della pandemia, con l’adozione del Decreto “Rilancio” e, successivamente, con le varie edizioni dei Decreti “Ristori” e “Sostegni”. Dagli approfondimenti svolti, su un totale di oltre 100 controlli dall’inizio del 2021, sono emerse situazioni di irregolarità nel quasi 70% dei casi, con una frode accertata di circa 1 milione e 800mila euro, in relazione alla quale sono stati denunciati circa 30 soggetti.
Per i reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state invece denunciate in tutto 114 persone (di cui 20 in stato di arresto). Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria l’attività investigativa ha portato allo sviluppo di accertamenti patrimoniali nei confronti di 389 soggetti (264 persone fisiche e 125 persone giuridiche). Sono stati così eseguiti provvedimenti di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 14 milioni di euro, avanzando proposte per ulteriori 26 milioni di euro. Per la repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 331 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 102 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, 9 delle quali sono state tratte in arresto. Contestualmente, sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 1,6 milioni di euro.
L’assidua presenza su strada ha permesso di sequestrare oltre 373 chilogrammi di droga (di questi, oltre 367 di cocaina), con la verbalizzazione di 423 soggetti, 313 dei quali sono stati segnalati al Prefetto, mentre i restanti 110 sono stati denunciati (44 quelli tratti in arresto).