Questa mattina la Squadra Mobile della Questura di Salerno ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, nei confronti dei legali rappresentanti di società operanti nel settore del “Servizio 118” ovvero dedite al trasporto e soccorso infermi in convenzione con l’ASL di Salerno, ritenuti gravemente indiziati dei reati di trasferimento fraudolento di valori, peculato d’uso, interruzione di pubblico servizio, favoreggiamento personale, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, emissione di fatture false per operazioni inesistenti.
Il provvedimento cautelare eseguito ha riguardato i beni strumentali delle associazioni di volontariato ed in particolare 23 automezzi, di cui 20 ambulanze già utilizzate dalle associazioni per appalti e affidamenti in convenzione con l’ASL di Salerno, attribuite a società e associazioni terze, ma di fatto riconducibili ad un indagato residente a Capaccio, già condannato per reati di criminalità organizzata e gravato da misura di prevenzione patrimoniale. Sono stati sequestrati anche una struttura balneare ed un’area con relativo immobile, già confiscati alla criminalità organizzata e dati in affidamento dal Comune a persone vicine alla persona condannata per reati di criminalità organizzata.
Le indagini sono state avviate dopo i fatti successi nella notte tra il 9 e 10 giugno all’esito dell’elezione del Sindaco di Capaccio Paestum, quando furono organizzati festeggiamenti sulla pubblica via da parte di centinaia di sostenitori del neo eletto. Nell’occasione fu predisposto un corteo per le strade del centro cittadino di Capaccio con automezzi, che seguivano un mezzo pesante con cartellonistica pubblicitaria del neo eletto tra cui anche numerose autoambulanze con segnalatori visivi di emergenza (lampeggianti) e dispositivi sonori accesi. Alcuni presenti sul luogo registrarono il corteo di veicoli che in poche ore fece il giro del web diventando notizia di stampa di rilievo nazionale.
Sono state eseguite perquisizioni domiciliari presso private abitazioni, le sedi delle società e presso gli uffici pubblici dell’ASL Salerno e notificate le informazioni di garanzia a tutti gli indagati.
– Claudia Monaco –
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