“Nel 2026 sarà possibile viaggiare sulla nuova linea ferroviaria Alta Velocità che collegherà Salerno e Reggio Calabria“. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Enrico Giovannini presentando a Napoli, nella sede della Regione, il dibattito pubblico sul progetto Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. L’opera dispone di 36 miliardi per i prossimi 10 anni, già previsti nella legge di bilancio, ed è finanziata con il PNRR e con fondi nazionali. 3 miliardi e 300 milioni di investimenti sono destinati alla Campania. “L’Alta Velocità – ha detto Giovannini – sarà portata a 9 milioni di italiani, 6 dei quali residenti al Sud”. Per Vincenzo De Luca questo progetto “può essere la speranza di rinascita per un Sud che ha perso negli ultimi 15 anni un milione e 600mila abitanti“.
La conferenza stampa ha aperto il Dibattito Pubblico che deve accompagnare la progettazione della nuova linea ferroviaria AV tra Battipaglia e Romagnano e l’interconnessione con la linea esistente Battipaglia/Potenza. Questa è la prima di quattro tratte delle quali è stata avviata la realizzazione, come da ordinanza n° 5 dell’Amministratrice Delegata di RFI, Vera Fiorani, nominata Commissaria straordinaria per gli interventi infrastrutturali individuati all’art. 1 del DPCM 16 aprile 2021. Le singole tratte, pur dotate di autonomia funzionale, sono parte di un unico disegno che è realizzare anche nell’Italia meridionale una infrastruttura ferroviaria con livelli prestazionali comparabili con quanto già realizzato in altre parti del Paese. La linea consentirà di incrementare i livelli di accessibilità alla rete AV per diverse zone a elevata valenza territoriale quali il Cilento e il Vallo di Diano, la costa Jonica, l’alto e il basso Cosentino, l’area del Porto di Gioia Tauro e il Reggino, oltre che velocizzare anche collegamenti verso Potenza, verso la Sicilia, verso i territori della Calabria sul Mar Jonio (Sibari, Crotone) e verso Cosenza e, allo stesso tempo, contribuirà in maniera significativa al potenziamento dell’itinerario merci Gioia Tauro – Paola – Bari (corridoio Adriatico). La realizzazione di una nuova infrastruttura tra Salerno e Reggio Calabria avrà dei parametri di prestazione tali da poter assicurare non solo il traffico passeggeri veloce, ma anche il trasporto merci. Questo in particolare nei tratti di linea dove l’itinerario alternativo sulla storica non consente flussi di trasporto merci con le prestazioni oggi richieste dal mercato. L’intervento ricade nel Corridoio della rete centrale denominato “Scandinavia – Mediterraneo”, che collega la Scandinavia con la Sicilia e Malta.
La tratta Battipaglia – Romagnano deriva dalla scelta di scartare il corridoio Tirrenico per il percorso tra Battipaglia e il Golfo di Policastro. Il corridoio prescelto si orienta verso quello autostradale, mentre come scendere sulla costa del Golfo di Policastro sarà oggetto del Dibattito Pubblico sulla seconda tratta scendendo da Nord. I costi di investimento previsti sono di 7,7 miliardi, di cui 1,8 per la tratta Battipaglia Romagnano. Dalla stazione di Battipaglia la linea si affianca alle infrastrutture esistenti e attraversa Battipaglia, Eboli e Campagna. Tra le opere principali vi sono la galleria artificiale per passare sotto l’autostrada A2 e un viadotto per attraversare il Vallone Tufara, la linea per Potenza e l’A2. Passato il fiume La Tenza, la ferrovia attraversa un territorio agricolo, con un alternarsi di gallerie naturali, viadotti e da brevi tratti in rilevato. Il fiume Sele è attraversato nei pressi dell’area industriale di Contursi per entrare poi in una serie di gallerie e brevi viadotti. Nel comune di Buccino è previsto il bivio, con una linea verso Potenza e una verso Sud. Tra Battipaglia e Romagnano sono previste 11 gallerie naturali, di cui 9 sulla nuova linea AV Salerno – Reggio Calabria e 2 di interconnessione per Potenza, 8 gallerie artificiali e 17 viadotti per un totale di 5,6 chilometri. Importanti sono gli interventi di sistemazione della viabilità ordinaria che saranno realizzati in contemporanea alla costruzione della ferrovia.
Nell’incontro tenutosi oggi pomeriggio in Regione si è ribadita, ancora una volta, la realizzazione di un terminal a Padula-Buonabitacolo nel secondo lotto di lavori. “Il potenziamento della linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, approfittando dei fondi del Pnrr, è una sfida che dobbiamo vincere a tutti i costi. Grazie a questa opportunità la provincia di Salerno può ambire a diventare uno snodo nevralgico di riferimento per i trasporti nel Mezzogiorno, congiuntamente al completamento dell’aeroporto di Pontecagnano. Prendiamo atto della decisione di realizzare di un terminal a Padula-Buonabitacolo, nel Vallo di Diano, ma non va assolutamente trascurata la tratta già esistente nel Cilento – dichiara il presidente della Commissione speciale Aree Interne e consigliere regionale M5S Michele Cammarano – Migliorare e potenziare i trasporti, attraverso una progettualità integrata tra nuove infrastrutture strategiche e la riqualificazione o la riattivazione di quelle preesistenti, non significa solo programmare il futuro, ma anche colmare un gap importante in territori da anni alle prese con atavici disservizi. È in questa direzione che continueremo a batterci per la riattivazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro che, con il potenziamento dell’Alta Velocità e un secondo scalo aeroportuale sul territorio, perfezionerebbe una rete di trasporti che darebbe un nuovo volto ai territori delle aree interne”.
“L’inserimento, tra gli interventi strategici del PNRR, di un progetto di fattibilità per una linea ferroviaria Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria dimostra l’attenzione del Governo per il Sud del Paese, oltre che rappresentare un’importante prospettiva di sviluppo di territori da grandi potenzialità attrattive. L’ultima buona notizia è la previsione di un terminal a Padula-Buonabitacolo, nel Vallo di Diano. Uno snodo fondamentale, tenuto conto della vicinanza con lo svincolo autostradale. Sulla scorta delle indicazioni recepite, abbiamo per questo avviato una campagna di ascolto e di confronto con amministratori pubblici e comitati di cittadini delle aree interessate, con l’obiettivo di formulare ulteriori proposte tese ad arricchire un’opera strategica per l’intera Campania e il Mezzogiorno. Occorre avviare e completare al più presto l’opera per ridisegnare l’assetto infrastrutturale del Mezzogiorno d’Italia. Disegnare un Paese migliore, però, non deve essere un mero adempimento per spendere risorse pubbliche, ma deve tener presente le vocazioni dei diversi territori e le opere già in atto, in uno sviluppo coerente, dinamico, sostenibile di ampia visione” afferma la senatrice Felicia Gaudiano.