La Comunità Montana Alburni ha deliberato in Giunta di chiedere al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e all’Amministratore Delegato di RFI la riapertura al traffico commerciale, per tratte funzionali, della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, iniziando dalla tratta Sicignano-Polla.
L’esecutivo dell’Ente Montano con sede a Controne, inoltre, esprime a nome della propria comunità grande condivisione per l’intenzione di realizzare il progetto ferroviario dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria e delibera di fare voti affinchè si preveda la costruzione nel Vallo di Diano di una stazione sulla linea AV/AC Battipaglia-Praia, interconnessa con la linea Sicignano- Lagonegro, riaperta al traffico commerciale, con un servizio di Treni Regionali circolanti sulla tratta Sicignano degli Alburni-Polla-Nuova stazione AV Vallo di Diano della linea Sicignano-Lagonegro, in coincidenza con i Treni Alta Velocità circolanti sulla linea AV/AC Battipaglia-Praia e con i Treni Regionali Veloci (160 km/ora) circolanti sulla relazione Nuova stazione AV Vallo di Diano-Praia –Sapri.
Secondo gli amministratori della Comunità Montana Alburni la fermata della stazione dell’Alta Velocità deve essere localizzata nella zona nord del Vallo di Diano, precisamente ad Atena Lucana, per garantire i collegamenti stradali con la Basilicata meridionale attraverso la Strada Statale 598 Fondo Valle d’Agri e con il Cilento attraverso la Strada Statale 166 degli Alburni.
Si chiede, inoltre, di fare voti affinchè vengano poste in essere tutte le iniziative che si riterranno utili a sostegno dell’importante iniziativa progettuale, ribadendo la condivisione e l’opportunità che l’Alta Velocità passi per il Vallo di Diano, con una fermata in zona da interconnettere alla linea Sicignano-Lagonegro ed “auspicando che, in coerenza con le tante dichiarazioni politiche ascoltate con riferimento alla drammatica crisi sanitaria e all’assoluta necessità della ripresa economica del Paese, le opere possano essere avviate davvero in tempi brevi, in sintonia con
gli standard europei“.
“La rivendicazione del Vallo di Diano, Tanagro o Alburni non risulta alternativa allo sviluppo del Cilento e, quindi, vanno individuate soluzioni di integrazione e non di esclusione – afferma la Giunta dell’Ente – i vari territori, che hanno la stessa vocazione, devono perseguire gli stessi obiettivi per poter crescere insieme“.