“Quando la politica sottovaluta la dimensione strategica delle scelte commette un grave errore, ancor peggio se prevalgono atteggiamenti superficiali e non costruttivi”. E’ quanto dichiarato dal Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali della Basilicata (Ciufer) che fa riferimento all’Alta Velocità e al progetto di realizzare una interconnessione a Romagnano con la linea esistente Taranto-Potenza-Battipaglia.
“Non è in discussione la legittimità di diverse opinioni ma la difficoltà di avviare un esame di merito mettendo in condizione anche i cittadini di esserne partecipi e protagonisti – continuano – E’ stato detto, ridetto tante volte, eppure giova ripeterlo per gli smemorati o gli indifferenti: i trasporti sono per la Basilicata come l’ossigeno per il corpo umano. Una questione di vita o di morte. La perifericità infrastrutturale della nostra regione rende un moderno sistema trasportistico, fatto di infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, portuali e servizi connessi, l’elemento decisivo per la crescita del territorio. Oggi, dopo che le prospettive per la TAV si sono fatte più chiare e definite, si torna incomprensibilmente a parlare di scenari che vedrebbero la Basilicata marginalizzata rispetto al progetto. Il contenuto del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica delle opere pubbliche pubblicato nei giorni scorsi sostiene la soluzione che prevede una interconnessione alla progressiva 33 km con la linea storica Battipaglia-Potenza-Taranto. Il documento chiarisce espressamente che in Basilicata non avremo l’Alta Velocità: non vedremo sfrecciare i treni a 300 chilometri all’ora ma al massimo a 90 chilometri all’ora, tenendo conto che in alcune parti del tracciato la velocità massima sarà di 60-80 km/h”.
Secondo il Ciufer tutto ciò avviene con il complice silenzio del Governo regionale che, evidentemente, ritiene la scelta di Rfi e del Governo nazionale la migliore possibile soluzione per i lucani.
“Nessuna voce di protesta si è levata per dire basta alle penalizzazioni a cui siamo sottoposti – concludono – Per quale motivo non è stata presa in considerazione l’interconnessione AV Auletta-Tito alla progressiva km 44 del lotto Battipaglia-Praia? Esiste il progetto di fattibilità di questa soluzione che di fatto poteva completare il corridoio AV fino a Potenza? Temiamo di essere l’unica voce che urla nel deserto. È possibile che non freghi niente a nessuno del futuro della Lucania?”.