Ieri è stata una giornata intensa per il Consorzio di Bonifica.
Nel pomeriggio si è tenuta, in seduta straordinaria, la riunione del Consiglio dei Delegati per affrontare la questione relativa alle rotture arginali che si sono registrate lungo il Tanagro ed alcuni canali di bonifica a causa dell’ultimo evento alluvionale.
Nel corso della riunione si è operata un’ampia discussione circa la problematica delle esondazioni e degli allagamenti nella piana e sulle iniziative da intraprendere; iniziative condizionate in questa circostanza dalle ultime modifiche apportate dalla Regione per l’attivazione delle somme urgenze che chiamano in causa direttamente i Comuni.
Vi è stato un ampio dibattito sull’eccezionalità dell’evento piovoso, sulle criticità di natura idraulica presenti lungo l’asta fluviale del fiume Calore-Tanagro, sull’abbandono decennale del Fiume, sull’iniziativa intrapresa dal Consorzio con SMA Campania per intervenire sul fiume, sui progetti in corso e sulle competenze territoriali.
Il Consiglio ha poi deliberato favorevolmente per l’avvio delle somme urgenze, prendendo atto delle azioni messe in piedi dalla Presidenza e dagli Uffici fin dal giorno dell’evento e prendendo atto delle perizie redatte dagli uffici consortili per la riparazione dei danni.
In prosieguo si è riunita la Deputazione Amministrativa per l’approvazione degli atti tecnici e per l’affidamento dei lavori di somma urgenza. Dunque, tutto pronto per partire con il ripristino degli argini rotti.
“Ringrazio il Consiglio per aver voluto condividere il percorso proposto dalla Presidenza che responsabilmente ha ritenuto dover portare avanti l’iniziativa della somma urgenza per porre rimedio ai danni che si sono verificati per effetto delle piogge torrenziali. – afferma il Presidente Beniamino Curcio – Questa è la dimostrazione che come Ente ci siamo sempre e siamo sempre in prima linea ogni qualvolta si verificano situazioni di emergenza alluvionale. Ed anche in questa occasione è andata così. Nessuno si è fatto avanti con le somme urgenze e pertanto, al fine di scongiurare ulteriori pericoli a tutela della pubblica e privata incolumità, ci siamo assunti noi l’onere di intervenire, anticipando, come di consueto, le risorse finanziarie necessarie“.