Si chiama “Bluetongue” la malattia infettiva che ha colpito in maniera preoccupante gli allevamenti ovini di circa 30 agricoltori del Vallo di Diano. In Italia è nota come morbo della lingua blu per il colore cianotico che prende la mucosa linguale quando un animale viene infettato. Sono soprattutto pecore, capre e bovini ad essere particolarmente colpiti da questa malattia che non provocherebbe, a detta degli esperti, danni alle persone.
Comporta invece febbre catarrale e può indurre alla morte gli animali di allevamento e non esistono cure poiché è una patologia virale che si diffonde attraverso un insetto, si può solo prevenire.
La notizia della diffusione della malattia che si sta propagando in diverse regioni d’Italia ha gettato sconforto tra gli allevatori locali che iniziano a quantificare i danni derivanti da un problema che definiscono sottostimato.
Nel Vallo di Diano sono già diversi i decessi registrati, che si sommano ad un drammatico calo della produzione e qualche allevatore parla addirittura di dimezzamento delle quantità, con ovvie ripercussioni sul reddito delle imprese agricole. Da più parti gli allevatori chiedono l’intervento delle autorità competenti per salvaguardare un comparto agricolo di punta del territorio valdianese.
– Tania Tamburro –