I Parroci di Eboli, il Rettore di S. Antonio, il Rettore del Santuario dei Santi Cosma e Damiano, il Superiore del Convento dei Francescani, il Cappellano dell’Ospedale Civile, il Cappellano dell’Hospice, i Vicari parrocchiali, i sacerdoti impegnati pastoralmente in Forania, d’intesa con i diaconi della Forania di Eboli, a seguito del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri comunicano che nelle chiese di competenza a partire da domani, domenica 8 marzo e per i giorni feriali successivi e fino a nuova comunicazione, è sospesa la celebrazione delle Sante Messe con la presenza dei fedeli. La Santa Messa sarà celebrata dai sacerdoti privatamente senza la partecipazione dei fedeli laici.
La dolorosa decisione, assunta in accordo con Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, si è resa necessaria dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri e dopo il primo caso conclamato di contagio da Coronavirus che si è verificato presso l’Ospedale Civile di Eboli.
La decisione è fondata sull’impossibilità a garantire per svariate e differenti motivazioni la distanza di sicurezza di un metro fra i fedeli e a distribuire la comunione ai fedeli mantenendo la distanza di sicurezza minima richiesta. La decisione ha l’obiettivo di contribuire ad arginare il rischio del contagio e a evitare il sovraccarico del sistema sanitario. “La situazione di disagio e di sofferenza della Città di Eboli – dicono i sacerdoti – è anche la sofferenza di tutta la Chiesa Ebolitana. Per questo motivo, c’impegniamo a continuare a tessere con passione i rapporti con la Comunità Civile e ad assicurare la vicinanza nella preghiera a tutti coloro che sono colpiti da questa emergenza sanitaria. I medici, gli operatori sanitari e quanti avvertono con crescente preoccupazione le pesanti conseguenze di questa crisi si sentano custoditi dalla nostra preghiera quotidiana e dall’Eucaristia che noi sacerdoti ogni giorno celebriamo in comunione spirituale con le nostre comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura. La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in famiglia, la meditazione della Parola di Dio di ogni giorno, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi“.
Le porte delle chiese rimarranno aperte durante i giorni feriali per consentire la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti che si rendono disponibili per un sostegno spirituale. Per la celebrazione di eventuali funerali, si comunica che il solo rito esequiale (senza la Santa Messa) sarà celebrato esclusivamente nella Cappella del Cimitero con accesso limitato ai soli familiari e a numero chiuso. Gli altri familiari e gli amici che non avranno la possibilità di accedere all’interno della Cappella potranno partecipare al rito esequiale all’esterno della Cappella grazie alla radiodiffusione dell’audio.
– Chiara Di Miele –