Si è discusso oggi alla Camera dei deputati del caso di Angelo Vassallo. A tenere la conferenza stampa la deputata Stefania Ascari (Movimento 5 Stelle) la quale ha moderato i relatori che hanno affrontato le dinamiche della drammatica vicenda e presentato la relazione finale approvata dalla Commissione Antimafia.
“I fratelli di Angelo Vassallo non hanno mai smesso di chiedere giustizia“ – ha affermato in apertura Ascari, la quale ha poi passato la parola a Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore.
“E’ un giorno importante – ha dichiarato Dario Vassallo – perché con la relazione dell’Antimafia mettiamo un punto per il momento a questa indagine. Noi in effetti in questi ultimi momenti ci stiamo focalizzando al momento della morte di Angelo: il 5 settembre 2010. Sono stati commessi diversi reati: oltre agli spari, infatti, ci sono stati reati minori come il depistaggio, il favoreggiamento e la falsa testimonianza. Noi non possiamo accettare che nel 2023 questi reati vengano prescritti quando viene ucciso un uomo dello Stato. Chiediamo alle forze politiche tutte di cercare di provare a fare una nuova legge in cui questi reati non possono andare in prescrizione. Quando è venuto a Pollica, il Comitato non è stato ricevuto da nessun sindaco, gli unici presenti erano il Sindaco di Roscigno Pino Palmieri e la Consigliera comunale di Agropoli Gisella Botticchio. Su 87 sindaci dell’area Cilento, dunque, nessuno era presente. Quando viene ucciso un uomo dello Stato chiediamo che la scena del crimine venga cristallizzata e venga fatto un fermo immagine che interessi tutti quelli che vengono poi uditi e interrogati dall’Autorità Giudiziaria. E’ un lavoro quasi impossibile ma dobbiamo provarci. Noi in questi 12 anni abbiamo fatto cose impossibili e dobbiamo provare a fare anche questo. La notte del 5 settembre ci sono stati due schieramenti: quelli che hanno seguito il sentiero dell’opinione e quelli che hanno seguito il sentiero del pensiero e dell’essere uomo, basato sul ragionamento. Io penso che esiste una verità e penso che esiste un assassino: la nostra Fondazione seguirà il sentiero dell’intelligenza. Bisogna valutare ciò che è successo prima e dopo del settembre 2010″.
“Non può essere possibile – denuncia ancora Vassallo – che la Procura di Vallo della Lucania abbia accettato le querele da parte di un’intera Caserma di Pollica, che mi ha querelato il 7 settembre 2010, e poi non si sa nulla delle mie denunce fatte all’Antimafia sul sistema di videosorveglianza (Mapira) dell’area marina protetta dove sono scomparsi, dicono i giornali, 2 milioni di euro e nessuno dice nulla. La Procura di Vallo acquisisce tutte le prove sulle mie querele da parte del Generale Pisani e non interviene, al momento, sulla distruzione della falesia sulla Strada del Mingardo, dove c’è un disastro ecologico dove amministratori mandano in giro audio al dir poco vergognosi”.
Poi Vassallo spezza una lancia in favore dell’Arma dei Carabinieri, affinché l’indagine a carico di tre militari non infanghi il nome del Corpo: “Sono indagati 3 Carabinieri, ma questo non significa nulla rispetto a quella che è la nobile Arma dei Carabinieri. Che nessuno possa dire o contrastare il lavoro fatto con l’Arma. Se ci dovessero essere ulteriori indagati ciò non scalfisce il rapporto creato in questi 12 anni. Lo Stato esiste, l’importante è che ci mettiamo al posto giusto con gli uomini giusti che abbiano il coraggio di agire anche quando sono implicate personalità che nessuno vorrebbe trovare. Quando non si ha la capacità di investigare è meglio andare in pensione prima e dedicarsi ad altro”.
A margine della conferenza sono intervenuti anche Vincenzo Iurillo, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, il quale ha ricostruito la serata del 5 settembre 2010, e Luca Migliorino, coordinatore del Comitato Antimafia. Infine è intervenuto il Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
“Credo che questo sia un gesto di attenzione dovuto – ha affermato Conte – e che il Movimento ha sempre avuto nel corso del tempo. Devo ringraziare Ascari e Migliorino per il contributo fondamentale che hanno dato assolvendo il loro dovere istituzionale con impegno e dedizione. E’ un impegno morale per offrire uno squarcio ad una vicenda dolorosa ed esemplare dal punto di vista negativo. Oggi è un’occasione in più per ricordare Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, che ha incrociato, a un certo punto, il malaffare, la criminalità organizzata ed il traffico di stupefacenti. Ha cercato di contrastare questo malaffare ed è rimasto privo di adeguato sostegno da parte delle istituzioni stesse, pagando con la vita il costo di questa volontà di tenere il suo amato territorio libero ed estraneo alla malavita. Un dato che mi pare certo, tra gli altri, è che ci sono state delle deviazioni in pezzi istituzionali dello Stato. Non è la prima volta che succede, purtroppo, anzi le nostre storie che scandiscono le ferite più laceranti sono accompagnate da deviazioni di pezzi istituzionali. Sottolineo, infine, un ultimo dato: oltre all’affectio, i familiari, con la loro ammirevole capacità di aver onorato la memoria del loro congiunto, hanno tratto qui occasione per sollecitare un risveglio della coscienza civica che segna non solo un tentativo di riscatto del territorio cilentano, una delle perle più belle del nostro patrimonio nazionale, ma riscatto anche per tanti territori del Nord. Questa vicenda non ha confini, è nazionale e deve portarci a riflettere affinché non si vedano più queste condizioni. Non dobbiamo avere sindaci eroi, dobbiamo fare in modo che ci siano rappresentanti delle istituzioni sostenuti da tutti, che ci sia sempre così tanta attenzione e – conclude – mettere tutti nella condizione di contrastare ‘la gramigna’ che è la malavita organizzata”.
Conte ha ringraziato, tra gli altri, la stampa e in particolar modo il giornalista Giulio Golia per l’attenzione tenuta alta sulla vicenda.