Domani, mercoledì 21 dicembre, alle ore 21.25 andrà in onda su Rai 1 la docufiction “Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo”. E’ il racconto della grande storia imprenditoriale e umana di Mondadori: l’infanzia segnata dalle privazioni, gli esordi come ragazzo di bottega in una tipografia, l’incontro con la moglie Andreina Monicelli, infine la maturità e il successo come editore che inciderà nel rapporto con il figlio Alberto. Una storia che si intreccia con le vicende dell’intero Paese, dall’ultimo decennio dell’Ottocento passando per il Ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale, fino agli anni della ricostruzione e del boom economico, con l’ideazione nel 1965 degli Oscar Mondadori. Poi il sogno di una vita: portare nelle case degli italiani i libri e la cultura.
Protagonisti della fiction nei panni di Arnoldo Mondadori adulto Michele Placido, un attore che non ha bisogno di presentazioni, ma che tutti ricordiamo nel ruolo del commissario Cattani nella “Piovra”, e Brenno Placido nel ruolo di Arnoldo ragazzo. Ma a figurare nelle vesti dell’editore da piccolo sarà Luca Morello, giovanissimo attore originario di Teggiano che già vanta all’attivo una serie di importanti partecipazioni in Tv e al cinema.
Luca è figlio di Antonio Morello, nato e cresciuto a San Marco di Teggiano e poi trasferitosi per lavoro a Vigevano, e di Miriam. Ha già recitato nel film “Mio fratello rincorre i dinosauri” con Alessandro Gassman e Isabella Ragonese e negli anni ha prestato il suo volto per diversi spot pubblicitari tra cui quello delle Kinder Cards, per la Fiat 500 L, per il Galletto Vallespluga e per i salumi Fratelli Beretta che hanno segnato il suo esordio sul piccolo schermo.
“Lavorare in questo film è stato emozionante – racconta Luca ad Ondanews – spesso impegnativo, ma alla fine sono proprio contento di aver partecipato a questa avventura che, tra le tante cose, mi ha fatto capire l’importanza dei libri e della lettura. Una cosa che ora diamo per scontata e che noi bambini spesso odiamo, ma che permetteva di sognare a milioni di persone in un’epoca in cui non c’erano cellulari o video e la stessa televisione era a disposizione di poche persone. Il mio ruolo è quello di Arnoldo da piccolo e mi troverò in molte situazioni tipiche di quell’epoca, alcune belle, alcune brutte”.