“È iniziata la nuova campagna di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta”.
A renderlo noto è la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino tramite una nota sui profili social.
Il giacimento archeologico presente nell’ampia antegrotta, noto sin dalla fine dell’Ottocento, ha la particolarità di essere generalmente sommerso a causa di una diga eretta a fini di sfruttamento idroelettrico. Per consentire le ricerche, infatti, l’invaso idrico artificiale deve essere completamente svuotato facendo in modo che le acque sotterranee scorrano in condizioni naturali.
La maggiore evidenza archeologica è rappresentata da un’estesa struttura palafitticola datata col radiocarbonio all’età del Bronzo (attorno a 3500 anni fa), che costituisce l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo finora noto in Europa. La cavità presenta anche attestazioni di frequentazioni umane precedenti e successive.
L’attuale cantiere di scavo è stato impiantato a circa 40 metri dall’ingresso in grotta, in un’area particolarmente ricca di reperti e di strutture antiche. Un’équipe specializzata in speleoarcheologia conduce l’esplorazione del deposito stratificato, situato nell’alveo del fiume sotterraneo.