In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, istituita e promossa su iniziativa del Ministero della Salute, l’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza, con i suoi 3 Bollini Rosa, il massimo del riconoscimento conferito dalla fondazione Onda per l’attenzione riposta nelle attività di programmazione, prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie del genere femminile, ha aderito all’(H)Open Week, organizzando una giornata informativa con i medici specialisti nelle branche di oncologia e senologia, ginecologia e ostetricia, disturbi della nutrizione, cardiologia.
L’evento, tenutosi nella sala A della Palazzina Accoglienza dell’Azienda Ospedaliera “San Carlo”, è stato interamente dedicato a promuovere la consapevolezza sulle diverse dimensioni della salute della donna, dalla prevenzione alla salute riproduttiva, dall’accesso ai servizi ospedalieri erogati nei cinque ospedali dell’Azienda con un approccio globale in tutte le fasi della vita.
“L’iniziativa è perfettamente in linea con quanto programmato da questa Direzione – ha affermato il Direttore generale Giuseppe Spera – Il mese scorso abbiamo presentato ai dipendenti e agli stakeholders il primo Bilancio di Genere dell’Azienda che ha messo in luce con ancora più nettezza la necessità di ricorrere ad una medicina sempre più personalizzata per l’evidente connessione e relazione che si registra tra lo stato di salute e il genere. Voglio rivolgere dei ringraziamenti a tutto il personale, sempre pronto ad aderire alle iniziative e, tramite della dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Claudia Datena, alle scuole della città di Potenza che hanno raccolto il nostro invito a partecipare a questa giornata di sensibilizzazione e a condividere con noi la lodevole iniziativa degli studenti del Liceo Classico di Potenza che hanno elaborato un disegno di legge sui disturbi del comportamento alimentare”.
I diversi workshop, coordinati dalla Direttrice sanitaria aziendale Angela Pia Bellettieri, hanno focalizzato la trattazione medico-scientifica sulla salute della donna sotto le lenti dell’oncologia e della senologia, dei disturbi del comportamento alimentare, della ginecologia e dell’area cardiovascolare.
“L’oncologia con la ricerca traslazionale ha modificato in maniera sostanziale la prognosi del tumore della mammella – ha dichiarato Domenico Bilancia, Direttore dell’Oncologia – La medicina di precisione consente di trattare in maniera mirata i diversi biotipi di tumore mammario con risultati esaltanti che garantiscono la guarigione del 90% delle donne colpite dalla patologia. Migliori conoscenze biologiche sulla malattia, maggiore prevenzione, miglioramento delle terapie mediche hanno portato a questi grandi risultati”.
“La terapia chirurgica della mammella è una terapia sartorializzata, su misura per ogni singola paziente – ha aggiunto la Direttrice della Chirurgia senologica Pina Di Santo – Allo stato attuale non è corretto parlare di chirurgia demolitiva, si parla infatti di oncoplastica, per fare riferimento alle attività di cura che prestano attenzione al risultato estetico, nel rispetto dei valori e dei desideri della paziente”.
Sui disturbi del comportamento alimentare sono poi intervenute la dottoressa Nicoletta Mecca della Medicina interna, secondo la quale “prevenire i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nell’età evolutiva è compito della società civile e del personale sanitario e può avvenire grazie all’educazione ad un corretto stile di vita e all’inclusività”, e la psicologa Alessandra Paladino che ha puntualizzato “quanto sia decisivo l’intervento tempestivo dei professionisti nel tempo in cui si assiste ad un significativo aumento dell’incidenza dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, dell’insorgenza sempre più precoce e dell’incremento delle richieste di prime visite di oltre il 50%. L’ambulatorio DNA del San Carlo, di recente attivazione, intende poter offrire alla cittadinanza la possibilità di avere un riferimento in questo ambito”.
“La diagnosi prenatale, intesa come l’insieme delle tecniche strumentali ecografiche e laboratoristiche, ha raggiunto oggi livelli di sensibilità e specificità elevatissimi nei confronti delle anomalie malformative e genetiche – ha aggiunto la ginecologa Maria Laura Pisaturo – Abbiamo la possibilità di rilevare sempre più precocemente problematiche fetali, arrivando a poter trattare in utero difetti come la spina bifida e l’ernia diaframmatica con ottimi risultati in termini di morbilità e mortalità”.
“Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica in costante aumento – afferma la cardiologa Maria Pina Santarsiere – Entrambi i sessi ne sono colpiti, ma con significative differenze. Il 50% è di sesso femminile, presentando spesso un’eziologia non ischemica, ma con una forte relazione con l’ipertensione arteriosa e il diabete. Per questo motivo è fondamentale intervenire precocemente nella correzione dello stile di vita e dei fattori di rischio cardiovascolari”.
L’iniziativa dell'(H)Open Week prosegue fino a domani, mercoledì 24 aprile, con la massiccia adesione alle visite e ai consulti gratuiti nelle discipline mediche trattate e che sono assicurate dai medici dell’Azienda “San Carlo” a tutte quelle donne che si sono precedentemente prenotate scrivendo all’indirizzo di posta attivato per l’occasione.