Due importanti obiettivi raggiunti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, grazie ai quali miglioreranno i servizi e le opportunità offerti agli utenti nell’ambito della tutela della salute del neonato, della maternità e del percorso nascita.
L’8 marzo, in occasione della Festa della donna, è stato attivato il nuovo Centro Pubblico di Procreazione Medicalmente Assistita (P.M.A.) di II livello, così come stabilito dalla Regione Campania, inserito nel Registro Nazionale P.M.A. dell’Istituto Superiore di Sanità. Il 16 marzo, invece, è stato attivato il Servizio dedicato al Trasporto delle Emergenze Neonatali (STEN); entrambi i servizi afferiscono all’area Materno Infantile e sono in grado di assicurare prestazioni ultra specialistiche e qualitativamente elevate.
Nello specifico, con l’attivazione del Centro di P.M.A l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno eroga, garantendo la qualità e sicurezza delle cure, un percorso di fecondazione medicalmente assistita al quale possono rivolgersi le coppie con diagnosi di sterilità che desiderano avere figli.
“In Italia si stima che il 5% dei bambini sia nato in seguito alla fecondazione assistita – dichiara il dottore Giorgio Colarieti, Responsabile del Centro P.M.A. del “Ruggi” – e fino ad oggi i residenti di Salerno hanno dovuto ricorrere a centri privati o andare all’estero. Adesso sarà possibile offrire loro questo servizio in una struttura pubblica grazie all’impegno concreto dimostrato dall’Azienda con il reclutamento di personale esperto dedicato, l’investimento in tecnologie innovative e la realizzazione di una nuova struttura in cui opera un’équipe multidisciplinare altamente specializzata che utilizza le tecniche più avanzate e le attrezzature più sofisticate oggi disponibili, simili a quelle di cui sono dotati i centri di eccellenza presenti all’estero”.
Dal primo aprile tutti i cittadini italiani potranno accedere alla P.M.A. senza pagare alcun ticket ed il “Ruggi” è pronto ad accogliere gli assistiti interessati che possono prenotare la prima visita contattando il CUP regionale, avendo preventivamente acquisito l’impegnativa del medico di medicina generale rilasciata alla donna di età non superiore ai 46 anni. Inoltre, i cittadini affetti da patologie tumorali o cronico-degenerative in età fertile che rischiano a causa di terapie invasive la compromissione della fertilità avranno la possibilità, presso il nosocomio di Salerno, di crio-conservare i gameti o il tessuto ovarico.
Lo STEN innalzerà lo standard delle cure riservate ai neonati e opererà sulle province di Salerno e Avellino, coprendo un bacino di possibile utenza pari a circa 10mila parti per anno. Il servizio effettua interventi tempestivi, efficaci e sicuri qualora un neonato, venuto alla luce in punti nascita geograficamente disagiati e sprovvisti di TIN, abbia bisogno di assistenza ultra specialistica, con relativo trasporto presso i centri TIN o di altra ultra-specialità pediatrica in grado di garantire ed erogare le cure indispensabili in caso di gravi insufficienze respiratorie, peso inferiore a 2 kg, cardiopatie congenite, scompenso cardiaco, malformazioni ed altre patologie. Nelle due province ogni anno circa 300 neonati hanno bisogno di supporto ultra specialistico e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è in grado di gestire il trasferimento presso i Centri di II livello attivando 3 diverse tipologie di trasporto assistito: dai punti nascita di I livello verso quelli di II livello muniti di TIN (trasporto primario), tra i centri di II livello e le altre strutture altamente specializzate quali il “Santobono” o l’Azienda “dei Colli” per la cardiochirurgia pediatrica (trasporto inter-secondario), nonché garantendo il rientro all’ospedale di provenienza per i neonati che non necessitano più di assistenza intensiva al fine di favorire il ricongiungimento alla famiglia e di liberare posti TIN (Black- transport).
Il servizio, attivo h24, si avvale di un’équipe dedicata costituita da medico neonatologo e infermiere, entrambi con comprovata formazione ed esperienza nella gestione del neonato critico, nonché da un operatore tecnico autista, 2 ambulanze neonatali con relativi moduli di trasporto (termoculla, aspiratore, ventilatore e tutti gli strumenti necessari).
“L’attivazione dello STEN ha richiesto un cospicuo impegno personale e dell’intero reparto nonché la piena condivisione con le Direzioni dell’Azienda che hanno assicurato l’acquisizione delle necessarie risorse – dichiara la dottoressa Graziella Corbo, Responsabile della Neonatologia e della TIN del “Ruggi” – ed è stata preceduta da una dettagliata pianificazione che ha definito il modello organizzativo da adottare che garantisce l’efficacia ed efficienza del servizio. Dopo una settimana circa di attività il bilancio è di 1 trasporto al giorno, perfettamente appropriato ai criteri di valutazione stabiliti e richiesti dalla programmazione regionale”.
Il servizio STEN è attivato a nascita avvenuta attraverso il numero telefonico unico della Centrale Operativa Napoli Centro, che a sua volta smista le chiamate provenienti dal territorio di Salerno e Avellino direttamente ai telefoni del “Ruggi”.
“Soddisfare i bisogni dei cittadini rappresenta un obiettivo prioritario per la nostra Azienda – dichiara il Direttore Generale, dottore Vincenzo D’Amato – e il Ruggi è costantemente impegnato nell’intercettare le esigenze al fine di migliorare le condizioni di benessere della popolazione assistita. I due traguardi raggiunti rendono orgogliosa l’intera Direzione Strategica che tiene a sottolineare l’impegno e la dedizione profusi dai medici e dal personale amministrativo del nosocomio, che con un lavoro di squadra hanno reso possibile il raggiungimento di questi importanti risultati tesi a favorire la maternità e a tutelare la salute del neonato critico”.